Appalto ponte rifiuti, sorpresa: la raccolta differenziata porta 860mila euro nelle casse del Comune

Appalto ponte rifiuti, sorpresa: la raccolta differenziata porta 860mila euro nelle casse del Comune
Sorpresona: la raccolta differenziata frutta un pacco enorme di soldi alle casse di palazzo dei Priori. Sono in arrivo la bellezza di 860mila euro, grazie alla vendita delle...

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Sorpresona: la raccolta differenziata frutta un pacco enorme di soldi alle casse di palazzo dei Priori. Sono in arrivo la bellezza di 860mila euro, grazie alla vendita delle frazioni differenziate di un anno, ovvero dal mese di settembre del 2021 allo scorso agosto compreso. Il tutto grazie a una modifica al contratto con Viterbo ambiente, ovvero Gesenu e Cosp Tecnocervice, introdotta con il tanto vituperato appalto ponte voluto dall’ex sindaco Giovanni Arena, che al netto del servizio non da tutti gradito almeno questo beneficio lo ha portato.

Ecco il passaggio che consentirà di introitare il tesoretto, si tratta dell’articolo 8.12 del contratto di appalto stipulato il 24 luglio del 2020, in vigore dal primo settembre dello stesso anno: «Quanto spettante alla committente per le valorizzazioni dei rifiuti differenziati dovuti dall’appaltatore al committente, sarà corrisposto, dietro presentazione da parte del committente di idonea fattura, entro 30 giorni dall’effettivo ricevimento da parte dell’appaltatore del pagamento delle relative valorizzazioni operate dal soggetto a ciò deputato, detratte da tale importo le spese documentate sostenute per l’eventuale differenziazione dei rifiuti e una percentuale del 10 per cento (calcolata sull’importo netto della valorizzazione a seguito della detrazione di ogni spesa sostenuta) a titolo di gestione delle attività di valorizzazione».

La rete temporanea di imprese ha trasmesso l’elenco delle fatture relative ai ricavi ottenuti dalla valorizzazione delle frazioni differenziate nel periodo settembre 2021 - agosto 2022 per un totale di 783.593,72 più iva. E così 859.403,47 euro dovranno entrare nelle casse del Comune entro 30 giorni dopo che l’amministrazione avrà emesso le relative fatture, frutto di oltre cento operazioni di vendita da parte della ditta. Solo una volta incassata l’intera somma, palazzo dei Priori riconoscerà a Gesenu e Cosp Tecnoservice quel 10 per cento pattuito in sede di contratto.

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Il Messaggero