VITERBO - L'Anpi ricorda Mariano Buratti. «Sono passati esattamente settant’anni - dice Silvio Antonini, presidente della sezione di Viterbo - da quella gelida mattina...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Tra loro, il nostro Mariano Buratti, aderente al Partito d’Azione, finanziere in congedo e, soprattutto, insegnante. «Professione con cui aveva invitato gli allievi a comprendere la reale entità del fascismo. Il 25 luglio del 1943 aveva redatto con alcuni di loro, addirittura, una bozza di costituzione che sottoposta all‘attenzione di tutti; gesto che forse gli sarà fatale durante la Resistenza. Arrestato in circostanze misteriose a Roma, presso ponte Milvio, sarà orribilmente torturato dagli aguzzini di via Tasso, che non riusciranno comunque ad estorcergli alcuna confessione. La notizia dell’esecuzione verrà data dalla radio di regime, tra una canzonetta e l’altra, e pubblicata il giorno dopo su “Il Messaggero”».
I familiari riusciranno a identificare la salma, irriconoscibile per le sevizie subite, solo grazie ad una protesi dentaria e a dei brandelli di vestiario. La banda partigiana dei Cimini da lui fondata, con all’attivo diverse azioni di guerra, prenderà il suo nome. «Medaglia d’oro al valor militare alla memoria - conclude Antonini dell'Anpi - nella tua vita e nel tuo sacrificio, il più mirabile esempio per le nostre battaglie quotidiane».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero