Discarica, ampliamento in vista. Quasi sciolto il nodo delle garanzie e gli ultimi chiarimenti sul progetto

Discarica, ampliamento in vista. Quasi sciolto il nodo delle garanzie e gli ultimi chiarimenti sul progetto
Per la discarica di Monterazzano in via di esaurimento si avvicina il giorno X, quello in cui si saprà se l'ampliamento da 960mila metri cubi chiesto a luglio...

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Per la discarica di Monterazzano in via di esaurimento si avvicina il giorno X, quello in cui si saprà se l'ampliamento da 960mila metri cubi chiesto a luglio dell'anno scorso dal gestore sarà autorizzato o meno. Ma più che sull'autorizzazione in sé, l'attesa riguarda un altro aspetto cruciale, la funzione che dovrà assolvere l'impianto: sarà solo la discarica di Viterbo oppure continuerà a servizio dell'intero Lazio, nell'attesa che le altre province si dotino di impianti propri? Scenario, questo ultimo, contemplato nel parere espresso il 20 giugno dall'Area rifiuti della Regione.

Al momento si è in attesa della convocazione della terza e decisiva riunione della conferenza dei servizi, quella in cui gli enti pronunceranno i propri pareri. Prima di procedere servono però ancora alcuni chiarimenti sul progetto. In particolare, "la società (Ecologia Viterbo, srl) dovrà produrre documentazione in ordine" ad alcune richieste di "Arpa Lazio, della Provincia di Viterbo e dell’Area urbanistica, copianificazione e programmazione negoziata (della Regione, ndr)". Così è stato stabilito al termine della seduta del 4 agosto. Ecologia deve superare anche una "criticità" segnalata dall'Autorità di Bacino distrettuale dell'Appennino centrale. La convocazione dell'ultima riunione della conferenza dei servizi non dovrebbe comunque tardare molto. Di norma il procedimento deve chiudersi entro 90 giorni dalla prima riunione, quindi a settembre. Salvo imprevisti.

Sembra invece in via di scioglimento il nodo relativo alle garanzie finanziarie per la gestione operativa del terzo invaso, quello attualmente "in coltivazione", e per la sua gestione post operativa. Una situazione che metteva in discussione il prosieguo stesso dell'attività di discarica e di conseguenza anche l'ampliamento. Ecologia Viterbo ha prestato all'area Aia della Regione "la garanzia finanziaria di gestione operativa entro il termine del 19 luglio 2023". Mentre è stato disposto e intimato alla "società di prestare l’importo di 17.970.000 euro relativo al completamento delle garanzie finanziarie dovute per la post gestione dell’invaso VT3 nel più breve tempo possibile e, comunque, non oltre il 15 settembre 2023". Ecologia ha risposto "che la garanzia sarà prestata mediante polizza fidejussoria, rilasciata da primaria compagnia assicurativa e che la stessa provvederà a trasmettere all’ente regionale il draft della polizza, con congruo anticipo".

Il 4 agosto a rappresentare il Comune di Viterbo c'erano la sindaca Chiara Frontini e l'architetto Elisa Bonarelli, funzionario dell'Settore Ambiente. Il Comune ha annunciato che provvederà presto alla nomina del Ruc, la figura che dovrà esprimere il parere tecnico di palazzo dei Priori. "Il procedimento istruttorio finalizzato all’emissione del parere unico è ancora in atto e verrà trasmesso non appena effettuata la nomina". Da segnalare invece che al momento nei documenti allegati al procedimento non c'è traccia della mozione votata il 9 agosto all'unanimità dal consiglio comunale contro l'ipotesi discarica del Lazio a Viterbo.

Bisogna precisare che quel testo non ha il valore di parere, ma è comunque un atto importante, espressione della massima assise cittadina, che andrebbe portato a conoscenza dell'area Via o comunque inserito agli atti. La domanda quindi nasce spontanea: la mozione è stata trasmessa alla Regione? Non pervenuta al momento neanche la Asl. L'azienda sanitaria locale figura tra gli enti convocati sia in prima che in seconda conferenza dei servizi. Finora sempre assente.

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Il Messaggero