Ampliamento discarica, «il nuovo invaso non sarà percepibile». La risposta di Ecologia Viterbo alla Soprintendenza

Ampliamento discarica, «il nuovo invaso non sarà percepibile». La risposta di Ecologia Viterbo alla Soprintendenza
Nuovo invaso presso la discarica di Monterazzano, “le opere relative all’intervento risultano assolutamente non percepibili”. E’ quanto afferma la...

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Nuovo invaso presso la discarica di Monterazzano, “le opere relative all’intervento risultano assolutamente non percepibili”. E’ quanto afferma la società Ecologia Viterbo nella risposta alla Soprintendenza che a fine settembre, come riportato dal Messaggero, si era espressa con parere negativo sul progetto di ampliamento da 960mila metri cubi in fase di autorizzazione, giudicandolo “non conforme e compatibile con il contesto territoriale di riferimento”.


Durante la fase di esercizio, dice in sostanza Ecologia Viterbo, la discarica non sarà visibile, “com’è evidente dalle immagini scattate al livello del suolo” e “dai punti più elevati delle ondulazioni circostanti l'area” che rappresentano “le visuali più dirette del sito di progetto”. Ma l’ampliamento non impatterà sul paesaggio neanche dopo, aggiunge il gestore, quando anche il quarto invaso sarà arrivato a esaurimento. Sopra vi sarà impianto un bosco.

Per la Soprintendenza “la collinetta creata al termine dell’abbancamento dei rifiuti determinerebbe una modificazione morfologica alterando lo stato dei luoghi”. Ecologia spiega invece che il rilievo artificiale risultante al termine dell'esercizio dell'invaso VT4 “raggiungerà un'altezza massima di circa 12 metri rispetto al piano di campagna” e “sarà occupato da una formazione boscata che si continua con quella esistente, quindi risulterà ben inserito all'interno del contesto di riferimento che risulta già essere caratterizzato da ondulazioni del terreno e da una rilevante presenza di formazioni boscate”.

Il documento è stato inviato nei giorni scorsi alla Regione Lazio e all'attenzione degli altri enti che partecipano alla conferenza dei servizi insieme a integrazioni che erano state richieste nella seduta del 4 agosto, in vista della conclusione dell’iter. A questo punto si attende la convocazione dell’ultima riunione.

Ecologia Viterbo ribadisce la bontà del progetto già presentato, aggiungendo alcune "modifiche" e "aggiornamenti". Ad esempio, “non sarà più realizzato un nuovo tracciato di viabilità interna attraverso l'area di rispetto del Fosso Lemme” ma, “bensì, verrà utilizzata la viabilità interna collegandola all'accesso già presente a servizio della discarica attualmente in fase di coltivazione e che si apre direttamente su Via Lemme”. Si eviterà così “qualsiasi intervento di tipo edilizio o di movimento terra all'interno” vicino al fiume.

Ecologia afferma anche che non ci saranno conseguenze sul paesaggio agrario. Uliveti, vigneti, noccioleti. “Nell'area considerata posta nell'intorno di un chilometro dal centro dell'area di progetto le coltivazioni tradizionalmente tipiche del viterbese e di maggior valore sono praticamente assenti”.


C’è poi il nodo relativo allo spostamento del lembo di bosco ricadente all’interno dell’area di progetto, in un'altra area lì vicino. Soluzione bocciata dalla Soprintendenza, ma che invece per Ecologia non pregiudica “in alcun modo la funzionalità e il ruolo ecologico svolto dalla formazione boscata esistente”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero