All'Ironman di Copenaghen il civitonico Fabio Di Niccola primo tra gli italiani, Pamela Mancini tra le prime 50

Pamela Mancini e Fabio di Niccola
Fabio Di Niccola e Pamela Mancini, i due coniugi-triatleti di Civita Castellana, sul tetto del mondo. Nella Iroman che si è disputata a Copenaghen e a cui hanno preso parte...

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Fabio Di Niccola e Pamela Mancini, i due coniugi-triatleti di Civita Castellana, sul tetto del mondo. Nella Iroman che si è disputata a Copenaghen e a cui hanno preso parte oltre tremila atleti provenienti da mezzo mondo, Fabio è stato il primo tra gli italiani, Pamela si è classifica tra le prima cinquanta.


Dunque non poteva concludersi meglio l'avventura dei due triatleti falisci che per si sono allenati per oltre un anno al Lago di Vico e sulla strade della bassa Tuscia per presentarsi al via nella migliore condizione nella gara più dura del prestigioso circuito mondiale, riservato ai più forti appassionati di questo sport estremo, che hanno dato vita ad uno spettacolo esaltante raggiungendo prestazioni inimmaginabili.

Nonostante la loro giornata di gara sia stata funestata da temporali con acquazzoni e venti superiori ai 20 nodi la coppia del triathlon della Tuscia ha dimostrato di avere carattere da vendere tanto da risultare i primi italiani classificati nelle rispettive categorie di appartenenza. Fabio, primo tra gli italiani, ha praticamente lasciato tutti indietro nella frazione a nuoto (3,8 km) forte del suo passato da nuotatore per poi affrontare la frazione in bici (180 km) e quella a piedi (42,3 km) con un ritmo da atleta olimpico, tanto da chiudere col tempo spettacolare di 11 ore ed 8 minuti. Addirittura tra le prime 50 atlete al mondo si è piazzata Pamela che con 13 ore e 47 minuti ha praticamente sbriciolato ogni pronostico guadagnandosi i complimenti del comitato organizzatore e delle avversarie. I due campioni, primi due civitonici a potersi d'ora in poi fregiarsi del titolo di Ironman (e Ironwoman) si sono detti entrambi molto soddisfatti delle loro performances e soprattutto pronti a nuove sfide sportive. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero