Un viterbese in mondovisione. Stasera, Alfonso Antoniozzi, 55 anni, basso-baritono (indiscussa “gloria” nel ruolo di personaggi lirici buffi) e regista, nonché...
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«Parlerei - afferma - di emozioni. Gioia, innanzitutto, perché torno dopo un bel po’ di tempo in un teatro che mi ha dato tanto. Gratitudine, perché dopo trentacinque anni di carriera mi hanno scelto per far parte del cast del 7 dicembre, è non è cosa che succeda facilmente a chi canta principalmente opera buffa, un genere che di solito non si sceglie per inaugurare la Scala; quindi diciamo che per me è un’occasione preziosa e rara. Felicità, perché lavorerò insieme a persone che amo e che stimo».
Antoniozzi-sagrestano brontolone compare nel primo atto, intento ad accudire con pennelli, colori e cesto “ripieno di cibo prelibato” Mario Cavaradossi che dipinge nella chiesa romana di Sant’Andrea della Valle il volto della Maddalena, ritraendo di fatto la seducente marchesa Attavanti. Al che il sagrestano non nasconde un’esclamazione di meraviglia: “Sante ampolle, il suo ritratto!”, seguito da un segno della Croce: “fuori Satana, fuori”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero