Al Teatro dell'Unione "Spaghetti", spettacolo di circo contemporaneo sulle migrazioni di inizio Novecento

"Spaghetti": spettacolo di circo contemporaneo
L’evento clou del fine settimana può essere considerato “Spaghetti”, spettacolo di circo contemporaneo sulle migrazioni italiane di inizio secolo”,...

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L’evento clou del fine settimana può essere considerato “Spaghetti”, spettacolo di circo contemporaneo sulle migrazioni italiane di inizio secolo”, regia di Roberta Castelluzzo, a cura della  compagnia Materia Viva (domenica 2 aprile, Teatro dell'Unione,  ore 18,30). La critica ha usato superlativi ("straordinario",  "da non perdere", "energico, vitale, emozionante") per lodare «la regista visionaria di spettacoli di ricerca sul confine tra il teatro e la tecnica circense, con un cast di venti acrobati-attori che porteranno il pubblico in un viaggio in nave ad inizio secolo: valigie piene di storie, di speranze, di ricordi, di malinconia e di pasta».

Gli spettatori potranno assistere a bocca aperta e ammirare l’acrobatica aerea su trapezio, i tessuti, la giocoleria e tante altre tecniche circensi di straordinario coinvolgimento, le più celebri e popolari musiche dell’inizio del Novecento, canticchiate nei porti o le grandi ballate con violino, accompagneranno il pubblico in un viaggio tra emozioni diverse e ritmi diversi. «iamo partiti.- annota Roberta Castelluzzo - dall’immagine della valigia piena di pasta, di conserve, di salumi, e da lì vogliamo raccontare storie tanto vere quanto simboliche, storie di un’immigrazione (ai primi del ‘900) che, nel tempo, si ripete, identica, con altri nomi, altri tragitti, ma straordinariamente sempre uguale».  

Un’altra segnalazione riguarda la stagione del Teatro “Don Paolo Stefani” che si avvia alla conclusione domenica, alle ore 18, con “Morta zia la casa è mia“, commedia di Gianni Quinto in cui gli attori Valeria Monetti, Alessandro Tirocchi, Maurizio Paniconi, Jacopo Pelliccia organizzano il funerale della zia che sarà in realtà un modo per capire come mettere le mani sul suo patrimonio.

Quando zia Olga viene a mancare alla tenera età di 95 anni, i quattro nipoti si riuniscono a casa sua: organizzare il funerale sarà in realtà un modo per capire come mettere le mani sul suo patrimonio. In un crescendo di equivoci, vecchi rancori e conflitti familiari, la storia si svilupperà in maniera ironica e a tratti cinica. Una commedia che sdrammatizza la morte e mette in luce quanto un’eredità possa risolvere...

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Il Messaggero