Al Teatro dell'Unione una delle serare clou della stagione 2023/2024: Antonio Rezza e Flavia Mastrella in "Hybris"

Flavia Mastrella e Antonio Rezza
In mattinata, la presentazione dell’ultimo suo romanzo, “Il fattaccio” (ed. La nave di Teseo), dove un corpo intagliato ad arte diventa oggetto d’indagine...

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In mattinata, la presentazione dell’ultimo suo romanzo, “Il fattaccio” (ed. La nave di Teseo), dove un corpo intagliato ad arte diventa oggetto d’indagine in senso stretto: quando un “maniaco”, facendo ritrovare per la città parti smembrate di una donna, sfida la Polizia in una lotta contro il tempo per salvare la sventurata. In serata, alle ore 21, al Teatro dell’Unione, in coppia con Flavia Mastella, lo spettacolo “Hybris”.

Una intensa giornata nella Città dei Papi, sabato 25 gennaio, per Antonio Rezza: attore, regista e scrittore che con  l'artista e scenografa Mastrella, ha formato il duo artistico “RezzaMastrella”, sfornando opere teatrali (tra le altre “Nuove parabole”, “Barba e cravatta”, “I vichinghi elettronici”) in cui l’uno recita interagendo con l'allestimento creato da Flavia: stoffe colorate con tagli in cui Antonio inserisce il proprio volto dando vita a una serie di personaggi che fanno leva sulla sua mimica facciale e sulla modulazione della voce.

Una cifra stilistica – assai lodata dalla critica e dal pubblico che affolla le sale in cui la coppia di esibisce – che è stata definita “ontologico-umoristica, delirante-realista, psicanalitica-lunare e lunatica” che si sostanzia sulla scenografia minimale che punteggia il palcoscenico. Questa l’immagine che si presenta agli spettatori che assistono a “Hybris”, grazie all’Habitat firmato da Flavia Mastrella con la collaborazione di Massimo  Camilli: rinchiuso in un rettangolo dai lati solo disegnati in terra e quindi sempre valicabili, il palco suggerisce un ambiente frigorifero per la conservazione della specie, dotato di qualche confort per i periodi di lunga reclusione, aperto agli infiniti dell’abiezione e della risata, del paradosso e dell’accelerazione stratosferica e incontenibile, del tormentone e dello sguardo antropologico.

Da ricordare che nel 2018 alla coppia venne assegnato dalla Biennale di Venezia il Leone d’oro alla carriera con queste motivazioni: “Antonio Rezza è l’artista che fonde totalmente, in un solo corpo, le due distinzioni di attore e performer, distinzioni che grazie a lui perdono ogni barriera, creando una modalità unica di parlare in corsa, per estro e a tratti per pura, folle e lucida genialità. Flavia Mastrella è l’artista che crea Habitat e forme d’arte che a sua volta Rezza abita e devasta con la sua strepitosa adesione; spazi che abita e al tempo stesso scardina, spazi che diventano oggetti, che ispirano le vicende e che prendono vita grazie alla forza performativa del corpo e della voce di Rezza. Da questo connubio sono nati spettacoli assolutamente innovativi dal punto di vista del linguaggio teatrale”.

In scena, insieme agli autori, Ivan Bellavista, Manolo Muoio, Chiara Perrini, Enzo Di Norscia, Antonella Rizzo, Daniele Cavaioli e con la partecipazione straordinaria di Maria Grazia Sughi. Produzione RezzaMastrella, La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello, Teatro di Sardegna, in coproduzione Spoleto, Festival dei Due Mondi.

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Il Messaggero