Ai calciatori della Polisportiva Monti Cimini calci e pugni negli spogliatoi. La rabbia del club viterbese

Calciatori della Polisportiva Monti Cimini
Un’aggressione premeditata in piena regola e la Polisportiva Monti Cimini alza la voce. Il misfatto avviene a Maccarese comune in provincia di Roma e casa del Pian Due...

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Un’aggressione premeditata in piena regola e la Polisportiva Monti Cimini alza la voce. Il misfatto avviene a Maccarese comune in provincia di Roma e casa del Pian Due Torri, compagine che sta lottando per la salvezza nel girone A del campionato di Promozione. La partita è un monologo dei viterbesi: la differenza tecnica è evidente e la Polisportiva vince 3-0 grazie alla doppietta di Orlando Fanasca e al sigillo di Emanuale Morini.


La soddisfazione per il bel risultato però, lascia spazio alla rabbia e alla protesta per quello che accade dentro gli spogliatoi: i giocatori del Pian due Torri mettono in atto un vero e proprio blitz aggredendo i calciatori della Polisportiva sotto la doccia: a farne le spese sono proprio Fanasca, Morini e Sabatino colpiti con calci, pugni e oggetti.

“Siamo stati vittime di un vero e proprio agguato e questo nel calcio come nella vita di tutti i giorni non deve accadere – è un fiume pieno di rabbia il presidente della polisportiva Francesco Torroni – che qualcosa non andasse lo avevamo capito fin dall’inizio quando non ci hanno dato la chiave per chiudere lo spogliatoi, costringendoci a portare in panchina gli effetti personali dei calciatori. Avevamo avvertito le forze dell’ordine già in settimana, ma mezz’ora prima del termine della partita non c’era più nessuno”.
All’andata il match era stato un po’ teso: un fallo del giovane Ayoub Zhar aveva provocato l’infortunio di un calciatore del Pian Due Torri.

“Quello di Ayoub fu un normale fallo di gioco dopo che per tutta la gara era stato martoriato dagli avversari – ricorda Torroni – finito il match il tecnico dei romani, Ranaldi, ci aveva intimato di non portare il ragazzo nel match di ritorno e così abbiamo fatto privandoci tra l’altro di uno dei calciatori più forti che abbiamo in rosa”. Evidentemente però, questa precauzione non è servita a stemperare gli animi.

“I nostri giovani erano terrorizzati e Paolessi ha preso un pugno dietro al collo. Se una cosa del genere l’avesse fatta la mia squadra - dice il presidente - avrei cacciato tutti un minuto dopo e per questo mi rivolgo alla federazione affinché intervenga con provvedimenti forti e decisi. Denuncie da parte nostra? Ieri ci ha chiamato il direttore sportivo del Pian due Torri per chiedere scusa: oggi parlerò con i ragazzi e valuteremo cosa fare”.


Amaro anche il commento del portiere e uno degli uomini simbolo della Polisportiva Maurizio Nencione. “A me è andata bene: ho preso solo qualche spinta e alcuni buffetti, ma ai miei compagni è andata peggio. Sono deluso e amareggiato: in tanti anni di calcio non mi era mai capitata un cosa del genere. Le scuse del Pian due Torri? Le accettiamo e siamo contenti che hanno ammesso lo sbaglio, ma casi come quello avvenuto a Maccarese non devono più ripetersi”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero