Aggredisce l’amica con una mazza da baseball, condannata una 26enne

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Aggredisce l’amica con una mazza da baseball, 26enne di Fabrica di Roma condannata a un anno e 7 mesi. Il fatto risale al...

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Aggredisce l’amica con una mazza da baseball, 26enne di Fabrica di Roma condannata a un anno e 7 mesi.

Il fatto risale al 5 luglio 2018, quando nella piazza principale una ragazza tirò improvvisamente il freno a mano e scese dalla sua automobile, armata di una mazza. E senza pensarci si diresse in direzione di un’altra ragazza e la colpì in pieno viso. La vittima era seduta in auto e fu colta alla sprovvista.

L’imputata, assistita nel processo dall’avvocato Tania Cesarini, poi tornò imprecando e minacciando verso la sua auto e se ne andò. La scena è stata ripresa anche dalle telecamere di videosorveglianza del Comune. «Quel giorno - ha raccontato in aula un testimone - stavo andando a comprare le sigarette e ho sentito voci di donne che urlavano. Ma non ho visto cosa è successo». A spiegare la vicenda ci ha pensato la mamma della vittima, parte civile assistita dall’avvocato Remigio Sicilia, durante il dibattimento.

«Mia figlia e l’imputata - ha affermato - erano molto amiche. Stavano spesso insieme e io conoscevo sua madre. Quella mattina ho ricevuto prima una telefonata allarmata di mia figlia che mi diceva di stare attenta, perché la sua amica voleva venire a casa a picchiarmi. Subito dopo ne ho ricevuto un’altra che mi diceva che era stata aggredita, che era tutta sporca di sangue e le traballavano i denti. Sinceramente non so cosa è successo, visto che fino alla sera prima erano al telefono insieme senza problemi».

La ragazza, sconvolta dall’aggressione, è stata prima portata dai carabinieri per sporgere denuncia e poi si è presentata al pronto soccorso. «Qui ci siamo dovuti chiudere dentro - ha detto ancora la mamma - perché sono arrivate anche l’imputata e la madre e continuavano a minacciarci». Minacce che sarebbero arrivate anche telefonicamente. «Mia figlia da quel giorno è dovuta ricorrere a cure costose per sistemare i denti».

Il giudice Francesco Rigato ha condannato l’imputata anno e 7 mesi di reclusione per l'aggressione e a una provvisionale di 4mila euro. La pena è stata sospesa e il risarcimento del danno sarà invece quantificato in sede civile.

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Il Messaggero