Acquapendente, pista pronta a settembre: l'elisoccorso spicca il volo

Acquapendente, pista pronta a settembre: l'elisoccorso spicca il volo
L'elisoccorso di Acquapendente è pronto a spiccare il volo. Da settembre, salvo intoppi, la piazzola sarà utilizzabile h24. Si chiude così quello che era uno scandalo della...

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L'elisoccorso di Acquapendente è pronto a spiccare il volo. Da settembre, salvo intoppi, la piazzola sarà utilizzabile h24. Si chiude così quello che era uno scandalo della sanità viterbese. L'elisuperficie, infatti, era stata progettata in fretta e furia dalla Regione nel 2010 come compensazione per lo smantellamento dell'ospedale. Peccato che i tecnici incaricati dall'allora commissario per la sanità Renata Polverini, non si fossero accorti che nell'area ex Enaoli - di proprietà comunale ma scelta da Roma - corressero i tralicci dell'Enel. Il risultato è che quella struttura salvavita che nei piani doveva essere inaugurata a settembre 2011, lo sarà (forse) con 4 anni di ritardo. «Finalmente - commenta il sindaco Alberto Bambini - nel nostro territorio sarà garantita l'assistenza emergenziale anche di notte».


LA STORIA

Nel 2010 i tagli della Regione investono anche l'ospedale aquesiano. Ma per garantire il trasporto delle urgenze al nosocomio più vicino - Belcolle, distante ben 66 chilometri di strada piena di buche - servono gli elicotteri del 118. Quindi, via al progetto dell'elisuperficie. Che però non ha mai ottenuto il nulla osta dell'Enac proprio per la presenza dei cavi a ridosso dell'area di atterraggio e decollo. Finora ci si è arrangiati utilizzando il campo di calcio, ma solo di giorno. Quindi, a oggi in quella zona, cui fanno capo anche i comuni di Onano, Proceno e San Lorenzo Nuovo oltre a una fetta del lago di Bolsena, meglio non sentirsi troppo male: i tempi di percorrenza per Viterbo sono di quasi un'ora e mezza.

LA SVOLTA


Il passo in avanti è arrivato solo quest'anno. L'Ares 118 ha ottenuto dalla Regione lo stanziamento dei fondi per interrare la linea. Fondi con cui ha liquidato l'Enel che ha poi svolto l'operazione. «I lavori - spiega Bambini - sono in corso. Come Comune, lavorando in economia ovvero con personale interno, abbiamo realizzato il cavidotto. Ora mancano gli interventi di manutenzione della piazzola e dell'area circostante, visto che non essendo utilizzate c'è cresciuta l'erba. Ma, se tutto andrà bene, a settembre dovremmo partire». Non è chiaro ancora chi gestirà il servizio. «Abbiamo chiesto di poterlo fare noi direttamente - aggiunge il sindaco - ma non sappiamo se l'Ares preferirà agire in proprio o delegare con convenzione ad altri». L'elisuperficie in località Cufone, insieme all'anestesista e ai due medici che arriveranno ad Acquapendente per rafforzare il Pronto soccorso, fanno parte degli accordi presi con la Regione dopo il riconoscimento della struttura come ospedale di area disagiata. «Dopo anni di tagli - conclude Bambini - il nostro territorio ottiene risorse»". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero