Ingresso in Talete, gli otto Comuni "ribelli" commissariati dalla Regione

Ingresso in Talete, gli otto Comuni "ribelli" commissariati dalla Regione
«La sentenza del Consiglio di Stato è immediatamente esecutiva. Di fatto, siamo già commissariati». Luca Profili, sindaco di Bagnoregio, è uno...

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«La sentenza del Consiglio di Stato è immediatamente esecutiva. Di fatto, siamo già commissariati». Luca Profili, sindaco di Bagnoregio, è uno degli otto amministratori che hanno adito le vie legali contro l'ingresso in Talete (società unica di gestione idrica) e che, dopo il pronunciamento della scorsa settimana con cui i giudici hanno accolto il ricorso della Regione Lazio e dato torto ai Comuni ribelli, dovranno provvedere alla cessione del servizio idrico.

A guidare le modalità di ingresso sarà Enrico Mascioli, scelto proprio dall'ente guidato da Nicola Zingaretti come traghettatore. Ma sui tempi del passaggio è già battaglia. «Abbiamo chiesto un incontro alla Regione per capire le modalità di trasferimento. Durante la riunione (martedì, ndr) abbiamo assistito a uno scontro totale di visioni - dice Profili - tra i rappresentanti regionali e Salvatore Genova (l'amministratore unico della spa, ndr), perché mentre per i primi entro trenta giorni il commissario avrebbe dovuto stabilire il passaggio del servizio, con apposito decreto, la società ha ribattuto che non può assorbire otto diversi comuni in un mese, visto che ognuno ha caratteristiche distinte».

Talete ha risposto picche all'accelerazione che la Regione vorrebbe imprimere. Perché Farnese, Proceno, Ronciglione, Fabrica di Roma, Grotte di Castro, Villa San Giovanni in Tuscia e Monteromano, oltre a Bagnoregio hanno bollettazioni, acquedotti, impianti di depurazione e di dearsenificazione completamente distinti le une dalle altre. Un ingresso in blocco non è fattibile in alcun modo per la spa che prima deve studiare caso per caso le distinte situazioni. «Genova continua Profili ha ribadito che ogni Comune entrerà con i dovuti accorgimenti ma senza una scadenza perentoria».

Ovvio quindi che questi otto centri saranno i primi dei 30 inadempienti a dover entrare in Talete come conseguenza del commissariamento, ma non certo in 30 giorni. La riunione da remoto dell'altro giorno si è conclusa con un nulla di fatto: nessun accordo tra Regione e Talete sulle tempistiche degli ingressi forzati. E intanto i sindaci si leccano le ferite.

«Ho fatto la mia battaglia. Come me, anche gli altri colleghi. Più avanti - ribadisce Profili - non posso andare. Adesso il commissario farà il suo dovere. Certo, le bollette per i bagnoresi aumenteranno visto che ora l'acqua gestita in proprio dal Comune costa davvero poco. Ma, purtroppo, non abbiamo altre possibilità di opporci».
 

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Il Messaggero