A Sutri sciopero della fame contro il sindaco Sgarbi. E lui: «Allora lo faccio io con tutta la giunta»

Il sindaco Vittorio Sgarbi
Sindaco, giunta, cittadini, commercianti: tutti a dieta. Chi per un verso, chi per l’altro. A Sutri è scoppiata la guerra dello sciopero della fame: è lotta...

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Sindaco, giunta, cittadini, commercianti: tutti a dieta. Chi per un verso, chi per l’altro. A Sutri è scoppiata la guerra dello sciopero della fame: è lotta dura per il senso di marcia in entrata del paese, che l’amministrazione ha deciso di invertire. E il campo di battaglia è la tavola vuota.


Lo hanno scelto la popolazione e gli esercenti, che vogliono tornare all’antico, lo seguono gli amministratori, con in testa il sindaco Vittorio Sgarbi. E gli assessori? Non si sgarra: «Sono pregati di adeguarsi». Sutri è in subbuglio, un po’ come lo stomaco dei suoi abitanti, che solo un paio di settimane fa sono arrivati a scendere in piazza per dire no al cambio del senso di marcia nel centro storico. Il tira e molla va avanti da novembre.

Molti di loro si sono anche riuniti nel comitato “Il verso giusto”: un nome, un programma. Adesso infatti si accede da sud, ovvero dalla Cassia, quando la maggior parte della popolazione risiede a nord del paese e per andare nella parte bassa è costretta a circumnavigarlo. Una rivoluzione che, a proposito di tavola, non è stata affatto digerita. Si lamentano disagi e rischio chiusura di negozi, la situazione è seria. Alcuni hanno abbassato pure le saracinesche per protesta. E così da giovedì scorso è partito lo sciopero della fame. Il sutrino che lo ha inaugurato è Enrico Benedetti: «Fosse vivo Pannella potrebbe darmi qualche consiglio – scrive sul suon profilo Facebook - visto che non sono cintura nera di digiuno».

Dopo tre giorni ha dovuto rinunciare, ma ha lasciato il testimone ad altri che continueranno a staffetta. In Comune però non sono stati da meno: Sgarbi ha voluto rendere – metaforicamente - pan per focaccia. Tanto nella seduta di consiglio ieri c’era un punto all’ordine del giorno chiarissimo: «Ordine e accesso alla città storica; ricostruzione della Porta Romana attraverso il progetto di Edoardo Tressoldi; tracciato Roma-Sutri nel verso giusto (citazione del comitato, ndr), dalla Cassia, a piazza del Comune».


Ma è con la chiusura del punto che si risponde alla battaglia: «Il sindaco annuncia lo sciopero della fame esteso alla giunta per difendere la scelta dell’amministrazione. Gli assessori sono pregati di adeguarsi». Perché la vendetta anche a Sutri è un piatto che si consuma freddo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero