A spasso nella Tuscia Viterbese, con visite guidate a maestosi monumenti a suon di musica

Tuscania: Basilica di San Pietro
A spasso nella Tuscia, con visite guidate a suon di musica. Accade a Tuscania dove, nell’ambito del “Tuscania Irish Fleadh”, gli organizzatori annunciano che...

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A spasso nella Tuscia, con visite guidate a suon di musica. Accade a Tuscania dove, nell’ambito del “Tuscania Irish Fleadh”, gli organizzatori annunciano che “il festival dedicato alla musica irlandese trasporterà i partecipanti in un’atmosfera magica, e per renderla ancora più speciale, l’Ufficio Turistico propone delle visite guidate a scelta, accompagnate da un aperitivo e dalla possibilità di seguire il concerto che si terrà al Teatro Rivellino”. Il programma prevede: sabato 23 settembre, dalle ore 10,30, visita alle basiliche romaniche di San Pietro (VIII-XII sec,) e Santa Maria Maggiore (XI-XII sec.); nel pomeriggio, dalle ore 16,30, tour nel cento storico alla scoperta delle fontane, a cominciare da quella più famosa, detta delle Sette Cannelle, risalente al XIV sec. Domenica, alle ore 10,30, passeggiata lungo i vicoli dei tre terzieri (gli antichi quartieri medievali), mentre dalle 16,30 si ammirano le chiese del centro storico (Santa Maria della Rosa, Santa Maria del riposo, San Marco etc,). Appuntamento presso l’Ufficio Turistico, in piazzale Trieste; info e prenotazioni: 3288872377.

Un’ulteriore meta di domenica (dalle ore 9,50) viene proposta dalla guida turistica Sabrina Moscatelli (info e prenotazioni, 3395718135) che punta su San Martino al Cimino, per visitare il borgo (gioiello urbanistico, ideato da Olimpia Maidalchini Pamphilj, cognata di Papa Innocenzo X (1574-1653) che coniò il motto: “San Martino, non un borgo ma città, non città ma mondo”. A seguire, l’imponente Abbazia cistercense, edificata dagli omonimi monaci nella prima metà del XII secolo,  costruita seguendo le tipiche e maestose forme dell’architettura gotica francese; la Sala Capitolare, edificata dai monaci cistercensi nella prima metà del XII secolo, e il Museo, ospitato all’interno dell’antico Scriptorium, che conserva opere e suppellettili di varie epoche e materiale vario della locale Confraternita.

“Sab . Martino – aggiunge Sabrina - non è quindi un semplice borgo, ma racchiude, nelle sue strade e nei suoi palazzi la storia di un vero e proprio Principato, voluto da Donna Olimpia (detta la Pimpaccia ovvero la Papessa) affezionata talmente al borgo, tanto da riceverne il titolo di Principessa”.

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Il Messaggero