Monterosi sogna la Lega Pro e Manoni comincia a segnare: «Inizio difficile, ma poi ho trovato la strada giusta»

Francesco Manoni all'arrivo a Monterosi
La primavera si sa fa sbocciare i fiori e a Monterosi ce ne uno che si sta scaldando con il sole. Francesco Manoni, nato a Bassano Romano il 22 marzo del 1993, dallo scorso marzo...

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La primavera si sa fa sbocciare i fiori e a Monterosi ce ne uno che si sta scaldando con il sole. Francesco Manoni, nato a Bassano Romano il 22 marzo del 1993, dallo scorso marzo è diventato l’uomo in più di un Monterosi primo nel girone G della serie D che sta coltivando il sogno della Lega Pro e aspetta con ansia la sfida sarda di domenica prossima tra Nuorese ed Arzachena che potrebbe spalancargli le porte del professionismo. In estate Manoni, che di mestiere fa il centrocampista ed è cresciuto nelle giovanili della Lazio, è stato tesserato dalla Viterbese: insieme ai gialloblù però ha preso la decisione che sembrava più giusta per la sua crescita: un anno in prestito per farsi le ossa in una società ambiziosa come quella monticiana e poi ritorno nel capoluogo per tentare l’avventura tra i professionisti.


L’inizio di stagione complicato e le tante panchine invernali hanno fatto vacillare le certezze del centrocampista bassanese che iniziava a dubitare della propria scelta. Tutto è cambiato magicamente nella gara vinta dal Monterosi contro l’Avezzano lo scorso 5 marzo: Manoni segna la rete decisiva e da quel momento diventa un punto fermo del Monterosi, segnando quattro reti e la doppietta di domenica scorsa nel match vinto contro il Latte Dolce. “All’inizio della mia avventura in biancorosso ho sbagliato tante cose – racconta il centrocampista dei monticiani – non c’ero a livello fisico e soprattutto non ero libero di testa: nel calcio queste cose le paghi, ma poi le cose per fortuna sono cambiate”.

E sono cambiate alla grande per Manoni che ha stretto il rapporto con il tecnico Davide D’Antoni ed ha fatto scattare il click giusto. “Il mister mi ha guidato nei momenti difficili e indicato la via – ringrazia l’ex Lazio – D’Antoni è un uomo di calcio e sa come toccare le corde giuste. Il resto ce l’ho messo io: ho capito che dovevo dare una svolta e per fortuna ho imboccato la strada giusta”.


Ora non resta che coronare questo momento con la vittoria del campionato in attesa di un possibile ritorno in gialloblù. “A fine stagione parlerò con il presidente Camilli e vedremo cosa fare: sono ancora un tesserato della Viterbese e per me Viterbo è una grande piazza. Nuorese-Arzachena di domenica prossima? Sarà la settimana più lunga per noi: spero in una gara corretta e sono sicuro che la serietà delle due squadre sarà garanzia di partita vera”.
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Il Messaggero