Questa mattina alle ore 9, in contemporanea con l’orario israeliano, nel quartiere ebraico ha suonato per due minuti di raccoglimento una sirena per la commemorazione di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Un suono che ha squarciato il silenzio, partendo proprio da Israele. Il paese si è fermato per commemorare i 6 milioni di ebrei uccisi nella Shoah. A quell'ora le sirene sono risuonate per due minuti e tutta la nazione si è fermata per rendere omaggio a quanti sono periti durante lo sterminio. Ovunque si trovassero, nelle scuole, negli uffici, nei negozi, nelle basi militari, per strada o in spiaggia, gli israeliani hanno fermato le loro attività e in piedi in silenzio hanno ricordato. Anche le auto e gli autobus di linea si sono bloccati e i passeggeri sono scesi mettendosi sull'attenti.
Subito dopo a Gerusalemme al Museo della Shoah di Yad Vashem si è tenuta la cerimonia del ricordo alla presenza del premier Benjamin Netanyahu, del presidente Reuven Rivlin e dei sopravvissuti. Altre cerimonie e manifestazioni si sono svolte nelle scuole e nei centri comunitari in tutto il paese. Alla Knesset, come ogni anno in questa occasione, saranno letti i nomi di quanti sono stati uccisi
(Video pagina Facebook della Comunità Ebraica di Roma)
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero