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Il rinnovo del patto di fedeltà con Dio e con gli italiani ma anche il ruolo del carabiniere, con il suo servizio che sia indirizzato a prestare assistenza a tutti coloro che ne hanno bisogno per cercare di migliorare la qualità della vita sempre nel rispetto delle leggi e del regolamento. È questo il senso che il comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Alfonso Pannone, ha dato alla festa della “Virgo Fidelis”, la madonna protettrice dell’Arma dei carabinieri. La solenne cerimonia si è svolta questa mattina presso la basilica dei santi Giovanni e Paolo, nell’abbazia cistercense di Casamari, alla presenza di tutti i comandanti dei reparti provinciali, delle compagnie e di numerose stazioni. C’erano anche tanti carabinieri insieme alle loro famiglie, una folta rappresentanza dell'Arma in congedo (Associazione nazionale carabinieri di tutta la provincia) e i parenti dei militari deceduti. Presenti anche i comandanti provinciali delle altre forze dell’ordine, il questore di Frosinone Domenico Condello, il prefetto Ernesto Liguori, il procuratore capo Antonio Guerriero, quello di Cassino Luciano D'Emmanuele, il vicepresidente dell’Amministrazione provinciale Alessandro Cardinali, il vicesindaco di Frosinone Antonio Scaccia e, per il Comune di Veroli, il consigliere comunale Massimiliano Leo.
La messa è stata celebrata dal vescovo Ambrogio Spreafico che ha fra l’altro ricordato i grandi sacrifici che gli uomini dell’Arma e le loro famiglie debbono affrontare quotidianamente per stare al servizio dei cittadini.
Significative le parole del comandante Pannone a margine della festa: «Oggi con la celebrazione della Virgo Fidelis abbiamo rinnovato il nostro patto di fedeltà con Dio e con gli italiani – ha detto -. È opportuno che ogni anno noi rinnoviamo i nostri patti” perché “è un aspetto importante nei confronti delle comunità che ci vengono affidate».
Pannone ha sottolineato che «il servizio di un carabiniere è quello di prestare l’assistenza a tutti coloro che ne hanno bisogno per cercare di migliorare la qualità della vita, sempre nel rispetto delle leggi e del regolamento” ed ha anche messo in evidenza l’importanza dei controlli capillari sul territorio che hanno come scopo quello di rafforzare il senso di sicurezza percepita dai cittadini: “La molteplicità dei nostri presidi – ha detto il comandante provinciale - con ben 55 stazioni che operano sul territorio della provincia di Frosinone, fa sì che i nostri servizi di vicinanza al cittadino cerchino di far aumentare la percezione della sicurezza per reprimere quei fenomeni che più toccano questa provincia e che toccano anche nell’intimo i cittadini, ossia i reati di tipo predatorio».
Maurizio Patrizi
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