di Laura Larcan Uffizi in chiave rock. «Cari Tool, caro Ed Sheeran, caro Eddie Vedder, cari The Cure: sono Eike Schmidt, il direttore delle Gallerie degli Uffizi....
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Uffizi in chiave rock. «Cari Tool, caro Ed Sheeran, caro Eddie Vedder, cari The Cure: sono Eike Schmidt, il direttore delle Gallerie degli Uffizi. Venite a trovarci e ascoprire i nostri capolavori d'arte». Inizia così il videomessaggio che il direttore teutonico Eike Schmidt ha lanciato nei canali social dell'istituzione fiorentina. Perché non darsi al rock? Schmidt non ci pensa due volte. Dopo la visita a sorpresa, qualche giorno fa, degli Imagine Dragons che hanno approfittato della pausa relax dopo il concerto per fare i turisti a Firenze, il direttore pensa in grande.
E si rivolge a tutti i grandi protagonisti della terza edizione del festival Firenze Rocks. «Venite a visitare gli Uffizi, perché sono molto rock!». «Il rock è una grande arte, e l'arte è da sempre grande amica del rock - dice Schmidt, posando accanto a famose opere della collezione museale - Per questo voglio invitarvi, insieme ai vostri fan, in uno dei posti più rock di Firenze, la Galleria degli Uffizi. Voglio dire, conoscete qualcuno di veramente più rock del nostro Caravaggio? Vi faccio un in bocca al lupo per i vostri fantastici concerti e vi aspetto tutti, qua in Galleria, per presentarvi i nostri capolavori! Uffizi Rocks!». Come dargli torto. Chi è più rock di Caravaggio.
Schmidt si diverte a posare accanto all'immagine di Andy Warhol, il fondatore della Factory newyorchese e ispiratore dei Velvet Underground, che spicca in un celeberrimo autoritratto di proprietà degli Uffizi. Pensare che lo scorso anno, tra le sale ricolme di capolavori rinascimentali, aveva passeggiato anche Robert Trujillo, il bassista dei Metallica. E la poetessa del punk in persona, Patti Smith, alcuni anni fa ha donato i suoi autoritratti fotografici alla Galleria. E alcune settimane fa, sir Rocket man Elton John, in vacanza a Firenze, aveva voluto in tutti i modi concedersi una visita in Galleria. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero