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Da oggi e fino al 27 settembre nelle regioni di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia, sotto il controllo parziale o totale delle forze di Mosca, si vota per il 'referendum' voluto da Putin. E arriva subito la denuncia di Sergey Haidai, sindaco di Luhansk in esilio, secondo il quale i russi stanno costringendo, con gruppi armati, gli abitanti delle regioni ucraine occupate a votare per l'annessione alla Russia. A riportare la notizia è il quotidiano inglese The Guardian.
Nelle regioni ucraine occupate al via voto per adesione a Russia
«Secondo le informazioni di cui disponiamo, gli occupanti stanno creando gruppi armati che vanno a bussare alle porte delle case per costringere la gente a partecipare al cosiddetto referendum», ha affermato Haidai in un post su Telegram sostenendo che alcune persone "saranno automaticamente licenziate" dal proprio datore di lavoro se non votano.
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