Un'onda di tsunami ha devastato le spiagge attorno allo stretto della Sonda, che separa le isole di Giava e Sumatra, in Indonesia. Il drammatico bilancio, ancora purtroppo...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Al momento, non ci risultano vittime tra gli stranieri, tantomeno australiani», ha detto il premier australiano Scott Morrison, mentre l'Unità di crisi della Farnesina e l'ambasciata d'Italia a Giacarta «sono attive per prestare ogni assistenza necessaria ai connazionali sul posto».
La massa d'acqua ha distrutto decine di abitazioni e danneggiato «seriamente» 9 hotel. L'onda ha fatto strage tra gli impiegati della compagnia statale Pln, riuniti per celebrare la fine dell'anno. Le immagini mostrano l'onda devastante che si abbatte sul palco dove una band rock, i Seventeen, stava suonando per l'evento: il bassista è rimasto ucciso insieme al manager, altri 4 componenti del gruppo risultano tra i dispersi. All'evento partecipavano almeno 260 persone: i morti accertati sinora sono 23.
«L'acqua ha spazzato via il palco, che era molto vicino al mare», afferma la band in un comunicato citato da Cnn Indonesia. «Abbiamo perso i nostri cari, incluso il bassista e il manager, gli altri sono dispersi». Le autorità indonesiane hanno diramato una allerta invitando gli abitanti dell'area a «stare lontani dalle spiagge». Il capo dell'agenzia meteorologica, Rahmat Riyono, teme che sia «possibile un altro tsunami» poiché quello di ieri «è stato provocato da un'eruzione del vulcano Anak-Krakatau», e dall'alta marea. «La possibilità di un secondo tsunami in caso di terremoto sono molto basse, ma qui si tratta di un'eruzione. Dobbiamo continuare a monitorare la situazione», ha detto, sottolineando che proprio per questa ragione non sono scattati allarmi preventivi ieri. fonte Twitter Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev agenziavista.it Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero