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«Diminuiamo prima possibile, con grande costanza, la quantità di anidride carbonica che produciamo nell’atmosfera. Questo a sua volta diminuisce l’effetto serra, che è quella cosa che scalda il pianeta, come un’automobile chiusa sotto il sole, arrestiamo o limitiamo il cambiamento climatico. Su questo il mondo è d’accordo, ovviamente ridurre la produzione di anidride carbonica vuol dire cambiare i sistemi produttivi, il ciclo dei rifiuti, la manifattura, le modalità di produzione e utilizzo dell’energia. Ha un impatto enorme sulla società e sull’economia. Qui qualcuno fa sul serio e qualcuno fa un po’ meno sul serio. Uno dei risultati importanti di questi giorni è che tutti i Paesi con un forte motore economico cominciano ad essere d’accordo sul ridurre intorno al 2030 fra il 50 e il 55% le emissioni di CO2 rispetto al 1990. Non basta che ciascuno di noi faccia del suo meglio, dobbiamo anche capire che questo è uno sport di squadra. Altrimenti rischiamo di fare tanti sacrifici, di annullare la nostra anidride carbonica in vent’anni e qualcun altro va ad occupare il nostro spazio ed emette l’anidride carbonica anche per noi». Lo ha detto a Sky TG24 il ministro per la Transizione Energetica Roberto Cingolani, intervistato in occasione dell’Earth Day. Il gruppo Sky a novembre sarà Principal Partner e Media Partner del vertice internazionale sul cambiamento climatico COP26, la conferenza delle Nazioni Unite.
Il Messaggero