«Avevo otto anni e giocavo alla Lodigiani. Gli osservatori avevano chiamato mia madre dicendogli: 'Signora, ci sono due opzioni, andare alla Roma o alla Laziò....
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«I derby? Quando ho segnato non ho mai perso. Quello più bello è il 5 a 1 è il mio preferito, per la serata, i festeggiamenti, i tifosi -prosegue l'ex capitano giallorosso-. Poi quel cucchiaio a Peruzzi: per me lui è uno dei più forti portieri del mondo, un mostro. Quello più brutto è scontato: il 26 maggio. È stato uno dei più brutti derby giocati. C'era una tensione incredibile, prima e durante la partita. Abbiamo fatto una partita di m.... Mi piacerebbe vedere un nuovo derby in finale di Coppa Italia». Parlando con il tifoso della Lazio, Damiano, Totti conclude.
«Se arrivasse una proposta della Lazio per Cristian (il figlio ndr)? Se dipendesse da me ci penserei. Conoscendo Cristian, neanche mi farebbe mettere seduto. Se ci fosse solo quella o cambia lavoro o sceglie la Lazio. Cristian non è il nuovo Totti. È ancora giovane, appassionato, lo controllo quando gioca senza che se ne accorga».
Infine su Pallotta e l'addio al calcio. «Non me l'ha detto lui, me l'hanno comunicato altri. Quando servi bene, poi ti mettono da una parte. Ho sempre portato rispetto a tutti. Poi mi è arrivata questa comunicazione: 'Ti mancano solo due partite per finire con la Romà. Un altro anno l'avrei fatto senza problemi». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero