Tor Vergata, Radioterapia in prima linea anche con il Covid: «Ma ora investimenti, tecnologie obsolete»

In prima linea contro il coronavirus, ma anche per fornire risposte a tutte le altre patologie che purtroppo non hanno mai dato tregua e necessitano di assistenza. Al Policlinico...

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In prima linea contro il coronavirus, ma anche per fornire risposte a tutte le altre patologie che purtroppo non hanno mai dato tregua e necessitano di assistenza. Al Policlinico Tor Vergata nell’Uoc di Radioterapia, da quando è iniziata l’emergenza Sars-CoV-2 è stato riorganizzato il servizio, in termini di sicurezza e prevenzione del contagio. In questo modo è stata assicurata continuità. Ora, però, spiega il professor Rolando D'Angelillo, direttore della Uoc di Radioterapia, sono necessari investimenti per migliorare i macchinari di una struttura che offre una risposta ai pazienti, in particolare quelli oncologici, del quadrante est di Roma. «Anche nel settore pubblico c’è un servizio di alta qualità - osserva il professor D'Angelillo - ora speriamo che la Regione possa investire anche da noi in tecnologie».


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Nel periodo difficile legato all’emergenza Covid le procedure per la sicurezza del personale e dei pazienti hanno dato risultati significativi. «Abbiamo continuato a trattare tutti i pazienti oncologici, nonostante tutte le difficoltà. Purtroppo però ci troviamo con una tecnologia che ormai è vecchia, se non obsoleta. In radioterapia e in radiodiagnostica si utilizzano dei macchinari per eseguire terapie oncologiche. Lavorare con macchine di quindici anni non è la stessa cosa che farlo con macchine prodotte oggi». Il governo ha stanziato ingenti risorse per rilanciare la sanità e, in parte, andranno proprio nell’aggiornamento delle tecnologie. «Speriamo - osserva D'Angelillo - che si vada a investire anche a Tor Vergata, dove in questi mesi è stato fatto un lavoro importante». Si pensa soprattutto ai tre acceleratori lineari, attualmente quelli utilizzati sono di quindici anni fa, rinnovarli, con un investimento di circa 7 milioni di euro. Perché è importante? «Il 60-70 per cento dei pazienti oncologici ha necessità di radioterapia, macchinari moderni ci consentono di migliorare terapie e assistenza». Nell’area est sono in media 800 all’anno i pazienti oncologici nel reparto di radioterapia di Tor Vergata.

video Davide Fracassi/Ag.Toiati Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero