Un tifoso in redazione, Gerardo D'Aprile: «Una passione lunga 50 anni»

Gerardo D’Aprile, presidente del “Club Cav. Benito Stirpe Frosinone” è stato l’ospite dell’appuntamento con “Un tifoso in...

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Gerardo D’Aprile, presidente del “Club Cav. Benito Stirpe Frosinone” è stato l’ospite dell’appuntamento con “Un tifoso in redazione”.

Come e quando è nata la sua passione per i colori giallazzurri? «E’ nata circa cinquant’anni fa. Trasmessa da mio padre che mi portava fin da bambino al Matusa. Ricordo come se fosse ieri la mia prima trasferta ad Avezzano, avevo sette anni e fu subito vittoria per il Frosinone».

La trasferta che ricorda di più: «Quella di Benevento quando puntavamo alla vittoria in campionato», nel maggio 2017, quando la sconfitta costò ai canarini la promozione diretta. «Più recentemente - aggiunge D’Aprile - la prima in serie A con la Juventus».

Seguirà sempre la squadra in trasferta? «Naturalmente. Da sei anni a questa parte, tranne una per forza maggiore, non ho perso una trasferta».

Dopo il Frosinone la squadra che ha nel cuore: «Sono stato fidanzato con la Juventus».

Come le sembra il Frosinone di oggi? «Qualcosa di eccezionale. Credo nell’operato della società, abbiamo un direttore tecnico molto bravo ed anche in questo mercato ha dimostrato di saperci fare, anche con le società straniere. Prendere giocatori dal Real Madrid o dal Bayern Monaco è un bel biglietto da visita».

Il Frosinone punta alla salvezza. Che impresa sarà? «Sarà sicuramente una bella lotta. Ma io già a luglio, prima ancora del mercato, ho puntato sulla salvezza, scommettendo con nove amici una cena sulla permanenza in Serie A».

Quale è il Frosinone che ricorda con maggior affetto? «Andando indietro con gli anni il Frosinone di Alberto Mari (1980-81) che conquistò imbattuto la promozione in Serie C2 e più recentemente quello della tripla promozione dalla C alla A. Ma quella di Grosso dello scorso anno rimane una squadra che ha fatto una impresa per me irripetibile».

L’idolo canarino del passato? «Sicuramente Eder».

D’Aprile è anche vicepresidente della Federazione italiana sostenitori squadre Calcio. Quale è il vostro obiettivo? «E’ una associazione nata nel 1970, nella quale ci sono sostenitori di squadre di calcio dalla serie A ai dilettanti. Per noi i tifosi sono tutti uguali con gli stessi diritti a prescindere dalla categoria e stiamo lavorando per risolvere i nostri problemi, a partire dal caro biglietti per le trasferte».

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Il Messaggero