Proteste a Belgrado contro nuove misure anti covid, scontri con la polizia davanti al Parlamento

Negli scontri della notte scorsa fra polizia e dimostranti davanti al parlamento serbo a Belgrado sono rimasti feriti 43 agenti di polizia e 17 manifestanti, 24 dei quali sono...

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Negli scontri della notte scorsa fra polizia e dimostranti davanti al parlamento serbo a Belgrado sono rimasti feriti 43 agenti di polizia e 17 manifestanti, 24 dei quali sono stati arrestati. Lo ha detto oggi il capo della polizia Vladimir Rebic. Parlando in una conferenza stampa, Rebic ha difeso l'operato e il comportamento a suo avviso corretto e responsabile delle forze dell'ordine che, ha detto, hanno evitato fino all'ultimo l'uso della forza. «Gli agenti sono stati bersagliati da pietre, bottiglie, petardi, e altri oggetti di ogni tipo. Quando non vi è stata altra scelta ed è stata messa a rischio l'incolumità dei poliziotti è stato necessario fare uso della forza per respingere i violenti», ha affermato Rebic osservando come in Francia e altri Paesi europei la polizia è intervenuta in maniera più brutale a fronte di comportamenti meno violenti dei dimostranti.


La polizia ieri sera ha fatto largo uso di manganelli e gas lacrimogeni. Rebic ha osservato che negli scontri sono stati tra l'altro incendiati cinque veicoli della polizia. I responsabili saranno identificati e punti, ha aggiunto. Unanime il coro di condanna delle violenze di piazza da parte di politici e esponenti di governo. Vittime degli attacchi da parte dei dimostranti sono stati tra gli altri due giornalisti dell'agenzia Tanjug. Secondo alcune fonti giornalistiche a ispirare le violenze e i tentativi di fare irruzione all'interno del parlamento sarebbe stato Srdjan Nogo, un estremista di destra già protagonista di altri episodi di violenza, che avrebbe strumentalizzato una manifestazione cominciata pacificamente in segno di protesta contro le nuove misure restrittive annunciate ieri sera dal presidente Vucic per contenere la nuova ondata di contagi da coronavirus.  Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev agenziavista.it Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero