Robert Pattinson per Tenet: «Oggi è quasi impossibile non essere ignoranti»

C’è un passaggio fondamentale nel nuovo film di Christopher Nolan, “Tenet” (in sala dal 26 luglio), una battuta che anche decontestualizzata (per evitare...

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C’è un passaggio fondamentale nel nuovo film di Christopher Nolan, “Tenet” (in sala dal 26 luglio), una battuta che anche decontestualizzata (per evitare il rischio spoiler) racchiude la riflessione più grande che il regista britannico da della società contemporanea: «L’ignoranza è la nostra arma».


In un film fisico, dove l’azione la fa da padrone (girata in set reali con un uso quanto più limitato del green screen), e dove la fisica quantistica prende il sopravvento, affascinando e confondendo lo spettatore, Tenet diventa spunto di riflessione sul nostro difficile quotidiano, come suggerito da uno degli interpreti del film, Robert Pattinson (che presto vedremo sul grande schermo anche nel ruolo di Batman): «L’ignoranza è anche nella nostra società, non solo nel film, l’arma più potente? È una domanda interessante, è praticamente quasi impossibile non essere ignoranti oggi, perché nessuno sa quello che sta succedendo, ed è impossibile comprendere quello che ci sta accadendo. Quindi sicuramente l'ignoranza è un'arma potente se dai l'opportunità a qualcuno di rimanere ignorante, perché l'accezione comune: "beata ignoranza" è molto veritiera, e credo che molte persone sceglierebbero quell'opzione se gli venisse offerta oggi la possibilità di scelta» prosegue l’attore: «È interessante indagare anche il mondo di "Tenet" sotto questa lente. Costruire una storia in cui nessuno dei personaggi può dire agli altri cosa sta succedendo. È davvero complesso scrivere una sceneggiatura del genere, e altrettanto difficile da interpretare come attore, ma al contempo estremamente interessante. È proprio da Christopher Nolan tirare fuori un concetto quasi impossibile come questo. E riuscirlo a farlo funzionare comunque».

Tenet segna l’effettiva ripartenza dei cinema in Italia, in sala dal 26 agosto distribuito dalla Warner Bros. 

(Servizio a cura di Eva Carducci) Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero