Rivolta Francia, Macron: «Tenete i figli a casa»

Domani i funerali del giovane Nahel ucciso da un poliziotto Roma, 30 giu. (askanews) - La Francia di fronte a una crisi...

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Domani i funerali del giovane Nahel ucciso da un poliziotto

Roma, 30 giu. (askanews) - La Francia di fronte a una crisi profonda, si prepara alla quarta notte della rivolta delle banlieue, le periferie, dopo la morte del giovane Nahel, 17 anni, ucciso da un poliziotto che gli ha sparato quando non si è fermato a un posto di blocco. La notte scorsa aveva visto rivolte e scontri in tutto il paese, dai saccheggi di Lille ai negozi assaltati a Marsiglia, palazzi bruciati, le vetrine fracassate del negozio Nike alle Halles di Parigi. Si parla di milioni di euro di danni solo in autobus distrutti, centinaia di arresti.

 

Dopo una riunione di emergenza, il presidente francese Emmanuel Macron tornato in anticipo dal vertice Ue annuncia l'annullamento di vari eventi popolari, maggiori mezzi al ministero dell'interno, un coprifuoco ai mezzi di trasporto pubblico, e persino misure per fermare i contenuti più incendiari sui social network, cui chiede "senso di responsabilità", e aggiunge, non è compito della Repubblica sostituirsi alle famiglie: "Un terzo dei fermati delle ultime notti sono giovani, a volte molto giovani, è responsabilità dei genitori tenerli a casa".

 

Timori anche per la giornata di domani quando si terranno i funerali di Nahel, commemorato giovedì da una manifestazione guidata dalla madre.

 

Il paese si spacca: fra chi critica senza sfumature ogni atto di violenza, e chi torna a segnalare un disagio mai superato, quello delle periferie. Le banlieue, i quartieri dormitori popolati dai francesi di origine immigrata, soprattutto magrebina, eredità coloniale, i giovani che si sentono senza speranza e che già quasi trent'anni fa raccontava Matthieu Kassovitz in un film che ha fatto storia, "L'odio".

 

Preoccupazione arriva da sindaci giunti al comitato interministeriale a Parigi. Come Patrick Jarry, sindaco di Nanterre, dove è morto Nahel che dice non dormo da tre notti: "Bisogna continuare a sostenere questa famiglia e questa mamma che domani seppellisce il suo unico figlio e parlare anche della desolazione degli abitanti davanti alla violenza".

 

E per Gilles Leproust, sindaco di Allonne e presidente dell'associazione delle periferie di Francia: "c'è una massificazione della povertà, siamo venuti a dire che non c'è soluzione possibile se non si coinvolgono gli abitanti e i giovani stessi".

 

 

 

 

Inviati del 30/06/23 18:17 -- Audio - In Francia le banlieue in rivolta, Macron

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Il Messaggero