Reddito, ecco i lavori sociali a Roma: anagrafe, porta a porta e servizi turistici

Non rimpiazzeranno i travet del Comune di Roma, non proprio famosi per...

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Non rimpiazzeranno i travet del Comune di Roma, non proprio famosi per il super-lavoro (il tasso di assenze, ogni giorno, supera il 15%...). Ma nemmeno passeranno il tempo «seduti su una sedia», dicono in Campidoglio. Gli «assistenti civici», come sono stati ribattezzati intorno al Marc’Aurelio, insomma i disoccupati che intascheranno ogni mese il reddito di cittadinanza, saranno impiegati in prima linea, per velocizzare una macchina amministrativa spesso paludosa e impacciata. Virginia Raggi sa che Roma - il più importante ente locale amministrato dai 5 Stelle - sarà il vero, grande laboratorio del reddito, che non deve apparire, come dicono i detrattori, «di poltronanza». Ecco perché la giunta della Capitale ha deciso di muoversi con largo anticipo, per farsi trovare pronta all’entrata in vigore della misura. Il Ministero del Lavoro non ha ancora sfornato le circolari attuative, ma in Comune, informalmente, è già stata istituita una task-force per mettere nero su bianco i «progetti utili alla collettività» di cui dovranno occuparsi, per 8 ore alla settimana, i beneficiari del sussidio. Dove saranno spediti? Dagli sportelli super-intasati dell’Anagrafe - per ottenere la carta d’identità, dentro al Gra, ci vogliono tra i due e i tre mesi - alla raccolta differenziata che arranca e che nei prossimi due anni dovrà essere rafforzata, alle principali attrazioni turistiche, fino alle scartoffie sin qui accatastate negli archivi e che vanno digitalizzate. La materia è delicata, sia per i suoi risvolti amministrativi che per quelli politici. Per questo la pratica è seguita sia dalla giunta di Raggi che dal Movimento 5 Stelle nazionale. Per il Campidoglio, lavora al dossier Antonio De Santis, fedelissimo della sindaca appena nominato assessore al Personale, alla Scuola e all’Anagrafe. Per il M5S, siede al tavolo Francesco Silvestri, deputato romano che negli ultimi mesi ha fatto spesso da raccordo tra le esigenze del Comune grillino e i big nazionali del Movimento.
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Il Messaggero