Relitto sommerso di 2.600 anni fa recuperato nel Canale d'Otranto: nuova luce sulla Magna Grecia

I recenti studi della Soprintendenza nazionale per il patrimonio culturale subacqueo sul relitto individuato nel 2019 a 780 metri di profondità nel Canale d'Otranto...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

I recenti studi della Soprintendenza nazionale per il patrimonio culturale subacqueo sul relitto individuato nel 2019 a 780 metri di profondità nel Canale d'Otranto gettano nuova luce sugli albori della Magna Grecia. Con l’ausilio di un mezzo sottomarino filoguidato è stato possibile riportare alla luce una parte del carico del relitto: ventidue reperti di ceramiche fini e contenitori da trasporto provenienti dalla regione di Corinto che, grazie al recente studio condotto dagli archeologi del ministero della Cultura, sono stati datati intorno alla prima metà del VII secolo a.C.. I reperti, attualmente conservati nei laboratori di restauro della Soprintendenza istituita dal ministro Franceschini nel dicembre del 2019 nell’ambito della riorganizzazione del ministero, costituiscono un ritrovamento eccezionale e di grande importanza scientifica. Mibact Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero