«Qui un "no" vuol dire "sì"»: polemiche per lo spot del governo bulgaro, ma è solo un equivoco culturale

Un video pubblicato dalla Bulgaria per promuovere la sua presidenza di turno del Consiglio dell'Unione europea scatenato le polemiche da parte di diversi eurodeputati. Nel...

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Un video pubblicato dalla Bulgaria per promuovere la sua presidenza di turno del Consiglio dell'Unione europea scatenato le polemiche da parte di diversi eurodeputati. Nel video un ragazzo incontra una ragazza su un treno, ma al primo scambio di sguardi e parole la ragazza reagisce scuotendo la testa da destra verso sinistra come se dicesse "no". "Bulgaria, quando la incontri per la prima volta, puoi ricevere il messaggio sbagliato. Qui un no può voler dire sì", spiega la voce fuoricampo: "Non sta cercando di confonderti. Ti sta invitando a scoprirla". Un messaggio che è stato accusato di machismo sui social. "Contrariamente a ciò che pretende questo video ufficiale del Consiglio dell'Ue di cui la Bulgaria prende la presidenza questo mese: un 'nò non vuole dire mai 'si"!"; ha scritto su twitter Karima Delli, eurodeputata francese dei Verdi rilanciando l'hashtaga della campagna #metoo. Ma in realtà, le polemiche nascono da un equivoco: in Bulgaria, infatti, per dire "no" si abbassa la testa d'alto verso il basso. Mentre per il "si'" si scuote il capo da destra a sinistra. Proprio come fa la ragazza del video. . Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev
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Il Messaggero