Pompei, riapre il Parco Archeologico. E c'è una sorpresa

Porte aperte da oggi al Parco Archeologico di Pompei dopo la chiusura imposta dall'emergenza coronavirus. Il sito archeologico ricomincia ad accogliere i turisti e gli...

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Porte aperte da oggi al Parco Archeologico di Pompei dopo la chiusura imposta dall'emergenza coronavirus. Il sito archeologico ricomincia ad accogliere i turisti e gli appassionati con una prima fase di due settimane che consentirà una passeggiata lungo le strade della città antica secondo un percorso prestabilito, su fasce orarie, e con le necessarie misure di distanziamento previste dal Ministero della Salute. Una riapertura segnata anche, come ha raccontato oggi il direttore generale Massimo Osanna «da una bella scoperta: fuori Pompei, a Civita Giuliana, sono riprese dal 4 maggio le ricerche nell'area dove stavamo lavorando insieme alla procura di Torre Annunziata perché erano stati intercettati degli scavi clandestini. Due anni fa abbiamo scoperto la stalla con i cavalli, adesso stiamo scavando la parte nobile di una villa con pitture, mosaici, un criptoportico di 60 metri. Ma soprattutto un'iscrizione molto bassa di 1,39 m.con il nome di una bambina, Mummia. Un nome derivato dal quello della famiglia che dovrebbe essere quella dei Mummi, una famiglia romana importantissima che non era attestata a Pompei».


Si tratta, ha continuato Osanna, « di una grande proprietà che continueremo a scavare anche per scongiurare uno dei fenomeni di depauperamento del nostro territorio, che è quello degli scavi clandestini. Quindi cercheremo di restituire questo luogo alla visita nei prossimi anni». «Le attività di manutenzione - ha poi aggiunto Osanna - grazie al lavoro dei tanti restauratori, operai e tecnici del Parco, non si sono mai fermate in questo periodo, al fine di garantire la tutela e la salvaguardia del sito ed essere pronti alla ripartenza. Riapriamo nel pieno rispetto della normativa, ma anche con novità che arricchiranno gli itinerari, trasformando le limitazioni di una visita con percorsi contingentati e obbligati, in un'opportunità di approfondimento. Sarà una Pompei da godere senza fretta e con maggiore tranquillità. Inoltre, già nella prima fase sarà possibile attraversare tutta la città, dall'Anfiteatro al Foro, anche con possibilità di seguire un itinerario del verde dei giardini pompeiani. Dai Praedia di Giulia Felice, agli Amorini dorati, alla Casa di Cornelio Rufo, riaperta dopo lungo tempo, ai giardini della Palestra grande e alla stessa necropoli di Porta Nocera o al vigneto dell'orto dei fuggiaschi». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero