I romani tornano al mare a Ostia. Incuranti dell'emergenza sanitaria: baci, abbracci, distanze ravvicinate. In una parola: assembramenti. I balneari sono entusiasti:...
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La spiaggia infatti si presenta affollatissima come se non ci fosse mai stato il coronavirus. Scene da espoche preCovid: amici che si abbracciano sulla battigia e zero distanze tra i teli e i lettini. È luglio, e pur di non rinunciare a una giornata al mare è caccia al quadrato di sabbia per prendere il sole tutto il giorno. Peccato se bisogna stendersi accanto a un altro bagnante che non intende spostarsi e distanziarsi per gli stessi motivi del suo vicino di spiaggia: è luglio, fa caldo, e magari è pure la prima domenica al mare. Sprezzo del Covid? C'è sempre uno sprezzante più audace di te che rimarrà a godersi la tintarella con lo stesso identico pensiero di quando le persone affollavano e affollano la movida, a inizio marzo e in queste notti estive. Il pensiero: a me non succederà mai. Le terapie intensive sovraffollate hanno poi dimostrato che è un pensiero fallace, una scappatoia mentale pericolosissima.
Basta scorrere le foto che arrivano dal litorale: tanti, tantissime persone ravvicinate che prendono il sole o magari lo evitano sotto l'ombrellone, assieme, ammassati come se non ci fosse alcuna emergenza sanitaria in corso.
Il Messaggero