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Mentre la tensione continua a crescere, Kharkiv, la seconda città dell'Ucraina per dimensioni, si prepara ad affrontare quello che potrebbe essere il momento più difficile dall'inizio dell'aggressione russa. Prima dello scoppio del conflitto, la città vantava una popolazione di quasi 1,5 milioni di persone, superiore a quella di Milano, testimoniando la sua importanza non solo geografica, ma anche culturale ed economica per l'Ucraina. Situata nel Nord-Est del paese, a soli 40 chilometri dal confine russo, Kharkiv ha già subito il peso della guerra con pesanti bombardamenti e combattimenti che ne hanno minacciato l'integrità fin dalle prime fasi dell'invasione.
Le voci di un'offensiva russa pianificata per l'estate sollevano preoccupazioni ma, al contempo, suscitano dubbi sulla fattibilità di una tale operazione. Analisti suggeriscono che per un assedio decisivo e un controllo effettivo di Kharkiv, le forze russe avrebbero bisogno di almeno 300.000 uomini, una cifra che sembra oltre le attuali capacità di mobilitazione di Putin. Questo scenario solleva l'ipotesi che l'annunciata offensiva possa in realtà rivelarsi un diversivo, un'operazione tattica volta a disperdere le risorse e l'attenzione ucraine su più fronti, piuttosto che un reale tentativo di conquista.
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