Nave sequestrata in alto mare, ecco come i marò hanno bloccato i migranti

Sono momenti concitati, quelli che si vivono a bordo della nave turca Galata Seaways. A bordo c'è un gruppo di migranti che tenta di dirottare il cargo e per...

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Sono momenti concitati, quelli che si vivono a bordo della nave turca Galata Seaways. A bordo c'è un gruppo di migranti che tenta di dirottare il cargo e per riportare la calma a bordo arrivo i marò della brigata San Marco. Un blitz fulmineo, con i fucilieri che si calano dagli elicotteri e raggiungono il gruppo di clandestini. Ma l'operazione non è semplice e non può essere troppo veloce, perché prima di assicurare al comandante che la navigazione può proseguire serenamente c'è bisogno di controllare ogni meandro del grande mercantile: i garage, le cabine, i ponti, i luoghi più difficili da raggiungere, anche per la presenza di molte merci. I marò hanno un protocollo ben studiato e alla fine i quindici migranti (tra cui due donne incinte) vengono tutti neutralizzati e immobilizzati. Alcuni si erano portati a bordo dei coltelli ma con i militari del San Marco, arrivati a bordo armati di tutto punto, non ci sono stati momenti di tensione. E in queste immagini si vede uno dei passaggi principali dell'operazione al largo: l'identificazione di tutti e la verifica che nessuno abbia addosso armi o altri oggetti pericolosi. Alla fine in tre vengono denunciati per porto clandestino di armi. 
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Il Messaggero