Monica Vitti, la filmografia: dall'esistenzialismo di Antonioni alle commedie con i grandi “mattatori”, le interpetazioni migliori

Monica Vitti, nome d'arte di Maria Luisa Ceciarelli, era nata a Roma il 3 novembre 1931. Ha esordito nel cinema, dopo alcune esperienze sui palcoscenici teatrali, nel 1954,...

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Monica Vitti, nome d'arte di Maria Luisa Ceciarelli, era nata a Roma il 3 novembre 1931. Ha esordito nel cinema, dopo alcune esperienze sui palcoscenici teatrali, nel 1954, imponendosi poi all'attenzione internazionale per le interpretazioni nei film di Michelangelo Antonioni «L'avventura» (1960), «La notte» (1960), «L'eclisse» (1962) e «Deserto rosso» (1964). Ha poi lavorato soprattutto come attrice brillante mettendo in luce una notevole vivacità e ricchezza espressiva e dando vita a personaggi rappresentativi anche da un punto di vista sociologico. Tra i suoi film spiccano: «Modesty Blaise» (1966); «Ti ho sposato per allegria» (1967); «La ragazza con la pistola» (1968); «Amore mio, aiutami» (1969); «Ninì Tirabusciò» (1970); «Polvere di stelle» (1973); «Tosca» (1973); «Teresa la ladra» (1973); «Io so che tu sai che io so» (1982); «Flirt» (1983); «Scandalo segreto» (1990, di cui è stata anche sceneggiatrice e regista). Alla vena brillante hanno fatto eccezione tre sole interpretazioni: «La pacifista» di Miklós Jancsó (1971), «Il fantasma della libertà» di Luis Buñuel (1974) e «Il mistero di Oberwald» (1981) di Antonioni. Nel 1995 ha ricevuto il Leone d'oro alla carriera alla Mostra del cinema di Venezia.

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Il Messaggero