Mike Rianda per “I Mitchells vs Le Macchine”: «Il vero superpotere è abbracciare la propria diversità»

Dai creatori del film premio Oscar Spider-Man: Un nuovo Universo e The Lego Movie arriva dal 30 aprile su Netflix I Mitchell contro le macchine, film d’animazione con...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Dai creatori del film premio Oscar Spider-Man: Un nuovo Universo e The Lego Movie arriva dal 30 aprile su Netflix I Mitchell contro le macchine, film d’animazione con protagonista una famiglia ordinaria impegnata in un’impresa stra-ordinaria: salvare il mondo da un’apocalisse robot. Abbracciare le proprie diversità, che ci rendono unici, è la chiave di tutto per il regista Mike Miranda: «Sono fermamente convinto che se le persone abbracciassero ciò che c'è di strano in loro, diventerebbero più potenti, perché se segui gli altri, sei solo parte del branco. Se invece apprezzi e ami, e metti le tue energie, nelle cose che ti rendono diverso, da un lato ti libera personalmente, non curandoti di quello che gli altri pensano di te e al contempo porta cose belle nella tua vita». Considerato quello che succede nel film probabilmente solo un’apocalisse, o una pandemia, può mettere pace tra genitori e figli. Per il regista: « L'apocalisse robotica, in cui le macchine si ribellano, che colpisce i protagonisti del film, non è diversa da quella che ci ha colpito con il Covid-19, e la risposta è sempre la stessa, rimani vicino alle persone che ami. Il paradosso è che la tecnologia può essere corrosiva, ma è la stessa che adesso mi permette di parlare con i miei genitori anche in questo periodo in cui le cose sono così strane». (Servizio a cura di Eva Carducci)

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero