Migranti, Boldrini: stop fondi Ue a chi non rispetta le quote

«Se gli Stati membri non accettano le quote dei richiedenti asilo dovrebbero non avere quote di finanziamenti europei perchè non si sta in una famiglia solo quando fa comodo, ma...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Se gli Stati membri non accettano le quote dei richiedenti asilo dovrebbero non avere quote di finanziamenti europei perchè non si sta in una famiglia solo quando fa comodo, ma nella buona e nella cattiva sorte». Così la presidente della Camera Laura Boldrini nella sua Lecture Spinelli, a Torino, sul tema 'Completare l'integrazione europea: l'unica via possibilè. La Boldrini parla di una «situazione paradossale» con «Grecia e Italia sul banco degli imputati perchè gli hotspot non sono ancora completati. Noi dobbiamo fare il nostro dovere - ha aggiunto - e mettere a punto tutti gli hotspot, ma gli Stati tutti devono riuscire a fare la loro parte nell'accoglienza o si crea un imbuto, come sta succedendo ora». «Da tempo sostengo che debba essere messo in atto un sistema di condizionalità - ha precisato la Boldrini - per cui gli Stati membri che non fanno quello che la Commissione propone dovranno far fronte a un taglio di fondi». «La Commissione europea ha prospettato una strada da percorrere, dicendo che il flusso di migranti poteva essere gestibile - ha ricordato la presidente della Camera - cioè ha proposto di condividere l'onere tra tutti gli Stati membri e tutti devono fare la loro parte. Se un problema lo si condivide è più gestibile per tutti».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero