Matera, arrestato presunto assassino di Cristian Tarantino

Nel primo pomeriggio di oggi, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Matera e della Compagnia di Policoro, a conclusione di indagini coordinate dalla Procura di Matera, hanno...

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Nel primo pomeriggio di oggi, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Matera e della Compagnia di Policoro, a conclusione di indagini coordinate dalla Procura di Matera, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Matera nei confronti di 1 indagato, ritenuto responsabile dell’omicidio di Cristian Tarantino, ingegnere 45enne, avvenuto nella mattinata del 23 gennaio a Rotondella (MT).

Le indagini dei Carabinieri, coordinate dalla Procura della città dei Sassi, grazie ad un lavoro meticoloso e senza sosta, hanno portato rapidamente ad individuare l’autore del terribile delitto nei confronti dell’ingegnere 45enne. Sono, infatti, stati raccolti gravi indizi di colpevolezza nei confronti di Favale Antonio, classe 76, residente a Rotondella, dipendente dell’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti nel paesino lucano ed amico di vecchia data della vittima.

Per la sua identificazione sono state molto importati le attività condotte sulla scena del crimine, fondamentale è stata infatti l’individuazione di una telecamera di videosorveglianza privata posta nelle vicinanze del luogo dove è avvenuto il delitto. Le immagini hanno infatti catturato i drammatici momenti in cui il Favale, con il coltello in pugno, in seguito rinvenuto sulla scena del crimine, inseguiva, braccandola, la vittima lungo le vie che scendevano verso la via Panoramica.

Dopo una lotta furibonda che ha visto soccombere il 45enne, il Favale ha tentato di togliersi la vita con lo stesso coltello utilizzato per l’omicidio del suo amico ed ha atteso lì l’arrivo dei primi soccorsi, alcuni vicini di casa che avevano notato i due sulla via panoramica del paese. Al momento non è ancora stato chiarito il movente alla base del gesto criminale.

Il reato contestato all’indagato è quello di omicidio aggravato dalla premeditazione.

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Il Messaggero