Mario Martone per Qui Rido Io: «Napoli regina dell’arte, ma sempre guardata dall’alto verso il basso»

Applausi scroscianti sia durante le proiezioni riservate alla stampa, sia durante l’anteprima del film Qui Rido Io, con Toni Servillo, Maria Nazionale, Cristiana...

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Applausi scroscianti sia durante le proiezioni riservate alla stampa, sia durante l’anteprima del film Qui Rido Io, con Toni Servillo, Maria Nazionale, Cristiana Dell’Anna e Antonia Truppo, dirette da Mario Martone, che abbiamo intervistato al Lido di Venezia, a poche ore dall’anteprima mondiale del film. Il regista ha così commentato: «Gli argomenti nel film sono tanti e al centro c’è questa parodia che fa Scarpetta. La parodia è un elemento forte perché da Aristofane in avanti tocca proprio il tema del potere, del rapporto tra arte e potere. Nel film vediamo come Scarpetta graffia D’Annunzio, graffia il potere e quella cultura che lo rappresenta, quella della società italiana. Lo fa da autore napoletano, e non dimentichiamo qual è la posizione di Napoli, una posizione regina dal punto di vista dell’arte, ma sempre considerata dall’alto verso il basso ancora oggi, in tante cose. Noi comunque siamo sempre i napoletani, i meridionali, i terroni. Mostrare Scarpetta venire attaccato dalla sua stessa città è stato centrale. Il rapporto tra l’arte e la commedia la fa da padrone nel film, ed era un tema sicuramente interessante anche in tempi come questi, che sono tempi in cui la libertà di espressione è quantomeno vincolata da alcune regole» Eva Carducci

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Il Messaggero