Cina alla conquista della Luna con la sonda Chang'e-6

Riporterà campioni del suolo dalla faccia nascosta del nostro satellite Wenchang, 3 mag. (askanews) - La Cina ha...

Continua a leggere con la nostra offerta speciale:

X
MIGLIORE OFFERTA
ANNUALE
19 €
79,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1 €
6,99€
Per 6 mesi
SCEGLI
2 ANNI
40 €
159,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Riporterà campioni del suolo dalla faccia nascosta del nostro satellite

Wenchang, 3 mag. (askanews) - La Cina ha lanciato con successo la sonda lunare Chang'e-6 dal poligono di Wenchang: si tratta della prima missione destinata a raccogliere dei campioni del suolo della faccia nascosta della Luna.

 

Secondo quanto reso noto dall'ente spaziale cinese, la missione durerà 53 giorni e dovrebbe riportare sulla terra circa due chili di campioni del suolo.

 

La sonda Chang'e-6 consiste di un modulo orbitale, un lander e un veicolo di rientro; dispone di una telecamera di atterraggio, una telecamera panoramica, uno spettrografo e un apparecchio per l'analsisi del suolo lunare.

 

"Sappiamo che il lato più nascosto della Luna è letteralmente un posto diverso, è fatto di materiale diverso, ha una storia diversa dal lato più vicino alla Terra. Comprendere questi dettagli ci dirà molto sulla storia del nostro sistema solare, è davvero di fondamentale importanza recuperare questi campioni" spiega Neil Melville-Kenney dell'Esa.

 

 

Chang'e-6 trasporta anche un retroriflettore laser passivo dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare italiano, un rilevatore di radon dell'Agenzia spaziale francese e un analizzatore di ioni sviluppato dall'Esa.

 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero