Torna Solid Light e Roma diventa un museo... di luci

Dopo il monumentale videomapping dello scorso fine settimana al Palazzo Eni all’Eur, Solid Light torna ad illuminare con inaspettati effetti speciali la città di...

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Dopo il monumentale videomapping dello scorso fine settimana al Palazzo Eni all’Eur, Solid Light torna ad illuminare con inaspettati effetti speciali la città di Roma, nell’ambito di Videocittà - il Festival della Visione, ideato da Francesco Rutelli e diretto da Francesco Dobrovich. Il format, creato da Lazy Film, con la direzione artistica di Michele Cinque e Valerio Ciampicacigli, ha preso vita ieri sera nel centro storico e all’Ex Caserma Guido Reni, esplorando le più innovative frontiere del mapping architettonico e delle arti digitali.


Il festival Solid Light, alla sua seconda edizione, all’interno di Videocittà, coinvolge alcuni tra i più importanti artisti a livello internazionale, pionieri di queste nuove e spettacolari forme artistiche. Per tutto il fine settimana, dalle ore 20.00 alle ore 24.00, i videomapping stereoscopici (3D) protagonisti sulle facciate della Basilica di Sant’Agostino e della Basilica di Santa Maria sopra Minerva. Da Sacred Geometry del pluripremiato collettivo DarkLight Studio che, negli anni, ha fatto delle sfide in campo tecnologico e digitale il suo marchio di fabbrica, all’ultima creazione Frame dell’avanguardistico collettivo ceco Visionfactory.

Al Pantheon un’installazione luminosa site specific, 8.92 Misterium Lucis, curata da Solid Light in collaborazione con Spacecannon, dialoga con la complessa architettura della basilica. Un potentissimo fascio di luce che esce direttamente dall’oculus sulla sommità della cupola del Pantheon, sfumando all’infinito nel cielo stellato di Roma, per ricongiungere metaforicamente il cielo e la terra in uno dei luoghi più sacri della capitale.


Parallelamente, da ieri sera e fino a domenica 27 ottobre, Solid Light presenta due installazioni immersive negli spazi dell’ex caserma Guido Reni, quartier generale di Videocittà 2019 che saranno accese dalle 20 fino alle due di notte. Le due installazioni, dedicate al tema dell’acqua, trasportano gli spettatori in un viaggio immersivo e sensoriale per stimolare una meditazione su questa preziosa risorsa che rende possibile la vita sulla terra. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero