Irene Ferri: «Noi donne "pezzi unici": insegniamo ai nostri figli ad amarsi»

di Veronica Cursi «Tutti noi siamo pezzi unici: noi donne con i nostri difetti, le nostre imperfezioni, siamo belle...

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di Veronica Cursi


«Tutti noi siamo pezzi unici: noi donne con i nostri difetti, le nostre imperfezioni, siamo belle così. E’ questo che ci rende diverse e speciali e questo è quello che dovremmo insegnare ai nostri figli». Irene Ferri, attrice romana classe 1972, un pezzo unico lo è di sicuro. Di talento, bravura e spontaneità.
In onda dal 17 novembre su Rai1 per 6 puntate con una nuova fiction guidata dalla regia di Cinzia TH Torrini, “Pezzi Unici” è una crime story che abbraccia anche il racconto generazionale, il dramma sociale e il giallo. Con lei un cast d’eccezione: da Sergio Castellitto a Giorgio Panariello e cinque giovani attori esordienti.

"Pezzi unici", il trailer della serie con Sergio Castellitto

 

Droga, prostituzione, bullismo. Irene interpreta Anna, una donna che dirige una casa famiglia e che ha fatto dell’aiuto ai ragazzi la sua missione, convinta che ognuno abbia sempre una seconda possibilità. La storia ruota tutta attorno al misterioso suicidio di Lorenzo, il figlio di Castellitto, che si è perso nella droga ed è morto. Eppure negli ultimi tempi Lorenzo sembrava essersi ripreso: si era disintossicato e teneva un corso di artigianato in una casa famiglia. Gli allievi di questo corso sono cinque ragazzi problematici. Ciascuno ha alle spalle un dramma personale (ha commesso un reato, è tossico, non ha una famiglia) e ciascuno ha un sogno: sono “Pezzi Unici”. Per questi giovani, in bilico fra speranza e dannazione, la differenza può farla un corso di artigianato, quello che Lorenzo aveva avviato e che Vanni (Castellitto) per superare il senso di colpa nei confronti del figlio (sa che se si è perso è anche colpa sua), decide di proseguire.

«Da mamma - spiega la Ferri - non è stato facile entrare a contatto con disagi adolescenziali di questo tipo. I miei figli sono ancora piccoli ma da genitore cerco di non essere impreparata, mi documento per potergli offrire gli strumenti migliori per decodificare la realtà, capire quali sono i pericoli del loro mondo, il web, i social. Il mio compito è quello di aiutarli a non perdersi».
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Il Messaggero