Gucci sfila a Los Angeles, la Love Parade sulla Hollywood Boulevard

di Costanza Ignazzi È "Autumn of love" per Gucci: Alessandro Michele, per i 100 anni della maison che...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

di Costanza Ignazzi

È "Autumn of love" per Gucci: Alessandro Michele, per i 100 anni della maison che coincidono con la prima sfilata in presenza dopo il Covid, porta in scena un magico defilé su Hollywood Boulevard, Los Angeles. In Italia sono le 4 del mattino quando i modelli cominciano a uscire dal Chinese Theatre per sfilare sulla Walk of Fame, completamente chiusa al traffico, mentre sullo schermo dello storico cinema El Capitan scorre la scritta "Gucci Love Parade". Uno show inedito, in cui il circo hollywoodiano di Michele esce per strada tra piume, paillettes e "divinità pagane": così il direttore creativo definisce i volti amici della maison come Jared Leto e St Vincent (che hanno sfilato), Gwyneth Paltrow e Diane Keaton che applaudivano sulle sedie da regista allestite per il front row, ma anche i Maneskin, protagonisti - tra l'altro - dell'after show.

«Sono cresciuto con mia madre che - racconta Alessandro Michele - parlava quasi solo di questo Olimpo americano, delle divinità della West Coast e ne sono stato completamente influenzato, tanto che volevo fare il costumista. Questo era il posto prescelto dal destino per abbracciare di nuovo la vita. È qui che ho incontrato le persone più stravaganti, fuori tempo, refrattarie a qualsiasi idea di ordine. Le ho sempre osservate come in processione alle pendici dell'acropoli dei sogni. Bramose di offrirsi in dono nella loro unicità».

Sulla passerella che altro non è che il viale più famoso di Los Angeles, una «parata di esseri incantati e profondamente liberi» avvolti in pellicce, pizzi e strasichi, tuxedo e maxi occhiali, ma anche gioielli da naso (occhio al nuovo trend), cappelli da cowboy e stelline come copricapezzoli. Amore e libertà, «un grande abbraccio» per suggellare «il piacere di essere in vita». Chapeau.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero