Gabriele Salvatores come Hitchcock per “ Il Ritorno di Casanova”: «Per voi è solo un film, per me è la vita intera»

Gabriele Salvatores dal 30 marzo porta al cinema il cinema grazie al suo “Il Ritorno di Casanova” un viaggio dentro il film e nel dietro le quinte, una versione...

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Gabriele Salvatores dal 30 marzo porta al cinema il cinema grazie al suo “Il Ritorno di Casanova” un viaggio dentro il film e nel dietro le quinte, una versione onirica, quasi felliniana, dove il sogno si trasforma in incubo e dove la realtà si fonde con l’illusione filmica. Leo Bernardi è un affermato e acclamato regista alla fine della sua carriera, che non ha alcuna intenzione di accettare il suo lento declino. Per la sua ultima opera, Leo ha scelto di raccontare il Casanova di Arthur Schnitzler, un personaggio incredibilmente simile a lui, più di quanto lui stesso possa immaginare. Quello raccontato da Schnitzler è un Casanova che ha ormai superato la sua gioventù, i tempi di gloria sono andati: non ha più il suo fascino e il suo potere sulle donne, non ha più un soldo in tasca, non ha più voglia di girare l’Europa. Dopo anni di esilio, ha un solo obiettivo: tornare a Venezia, casa sua. Nel suo viaggio verso casa, Casanova conosce una ragazza, Marcolina, che riaccende una fame di conquista che non sentiva da anni. Nel tentativo di sedurla, Casanova arriverà alla più tragica delle conclusioni: è diventato vecchio. Non è un caso se Leo Bernardi abbia deciso di raccontare questa storia proprio adesso, in un momento cruciale della sua vita e della sua carriera. Le inquietudini e i dubbi dei due sono incredibilmente simili. È più importante il Cinema o la Vita? Continuare a recitare il proprio personaggio o lasciarsi andare alle sorprese che la Vita ti propone? (Servizio a Cura di Eva Carducci)
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Il Messaggero