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Alice Brignoli, la foreign fighter lecchese condannata a 4 anni per associazione a delinquere con finalità di terrorismo, "ha detto semplicemente 'io non sono più la donna che ero da 15 anni a questa parte, non farei più quello che ho fatto, però ho bisogno di seguire un percorso, che sto seguendo e in questo sono molto aiutata dai rapporti con i miei 4 figli' che quotidianamente le è consentito di chiamare". Lo ha detto il pm Alberto Nobili a capo del pool antiterrorismo della procura di Milano, che insieme al pm Francesco Cajani ha coordinato le indagini sul caso della foreign fighter lecchese partita nel 2015 con marito e figli per la Siria per unirsi all'Isis. La donna e i 4 figli minori sono stati riportati in Italia dai carabinieri del Ros nel settembre scorso mentre il marito è morto in Siria per morte naturale. Alice Brignoli ha anche ringraziato i magistrati e i carabinieri del Ros per aver riportato in Italia lei e i suoi figli - spiegano i pm - "e si è resa conto di quanto questo sia stato importante per la loro vita e per il loro futuro". (LaPresse)
Il Messaggero