Fiumicino, i balneari chiedono aiuto al comune contro i detriti portati dal Tevere

Occorrono soluzioni per bonificare gli enormi quantitativi di rifiuti portati dalle piene del Tevere sulle spiagge di Fiumicino. Gli operatori balneari si interrogano e,...

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Occorrono soluzioni per bonificare gli enormi quantitativi di rifiuti portati dalle piene del Tevere sulle spiagge di Fiumicino. Gli operatori balneari si interrogano e, considerato l’aumento del pattume spalmato dal mare sulla costa, propongono di rivisitare le attuali regole che risultano penalizzanti per i concessionari. «Nel corso degli anni passati la vagliatura di un tratto di spiaggia portava a riempire un comunissimo sacchetto di immondizia – precisa Salvatore Spataro, titolare dello stabilimento “Vittoria” del lungomare della Salute -. Oggi invece la categoria è alle prese con oltre un metro cubo di detriti, senza contare i tronchi che sono un problema quando si incastrano tra le scogliere. Chiediamo al sindaco di comprendere le nostre difficoltà di aprire un tavolo per analizzare i vari aspetti del problema e le esigenze di una categoria impotente contro le penalizzanti piene del fiume».

La lotta è dunque impari e vede in prima linea perfino i balneari di Focene, alla prese anche con il canale di bonifica che proviene dall’idrovora, di Maccarese e Fregene il cui litorale è invaso dall’immondizia del fiume Arrone. A Focene alcuni operatori hanno iniziato i lavori con la speranza di aprire i chioschi e il “Cabiria” ha già effettuato bonifica e sbancamento. «L’operazione mi è costata 3mila euro – garantisce la titolare Marta Santopadre – questo perché l’arenile era sotto una coltre di rifiuti tutti riconducibili alle piene del Tevere che il mare trascina fino a Focene». C’è invece chi ha iniziato a vagliare l’arenile sulla costa del Comune costiero e non avendo la disponibilità economica di conferire i rifiuti in discarica li deposita di nascosto su quelli comunali. «I balneari hanno ragione a lamentarsi – dice il consigliere comunale Claudio Cutolo – perché le cose sono cambiate per le spiagge alla foce del Tevere. La Regione dovrebbe quindi stanziare, ogni anno, i fondi con cui bonificare gli arenili privati e quelli comunali. Demandare poi all’amministrazione di Fiumicino il controllo e l’erogazione degli stessi».

di Umberto Serenelli

Video: Ippoliti Serenelli

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Il Messaggero