di Marco Pasqua Lazio-Roma, dopo gli insulti e le minacce sul web le tifoserie ultrà sono passate a gesti concreti...
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Lazio-Roma, dopo gli insulti e le minacce sul web le tifoserie ultrà sono passate a gesti concreti attingendo al solito repertorio del malcostume nel nome dell'appartenenza calcistica: alcuni tifosi biancocelesti, a due ore dall'inizio del derby, si sono trovati nei pressi dello stadio Olimpico per bruciare alcune bandiere giallorosse. Tutto studiato nei minimi dettagli. Roghi accompagnati da ingiurie in coro contro i rivali giallorossi. Da parte loro, i romanisti avevano nel frattempo affisso a un palazzo del Coni vicino all'obelisco sul Lungotevere uno striscione per insultare i laziali utilizzando il nome di Mamhood, il cantante milanese con papà egiziano che ha vinto l'ultima edizione di Sanremo con il brano “Soldi” e che più volte ha peraltro fatto sapere di non interessarsi proprio al calcio. "Laziale Mamhood" si legge nello striscione.
Ferocemente divise e pronte a fronteggiarsi con ogni mezzo, le due tifoserie anche questa volta si sono tuttavia alleate (a distanza) per insultare e minacciare le forze dell'ordine: durante l'avvicinamento allo stadio cori e gesti per prendersela con polizia e carabinieri. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero