La darsena di Fiumicino invasa dalle carpe in cerca di ossigeno

Invasione di carpe nella darsena di Fiumicino di Umberto Serenelli La darsena di Fiumicino invasa dalle carpe. Un fenomeno insolito che non ha precedenti nell’approdo lungo...

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Invasione di carpe nella darsena di Fiumicino di Umberto Serenelli La darsena di Fiumicino invasa dalle carpe. Un fenomeno insolito che non ha precedenti nell’approdo lungo la Fossa Traianea. È stato uno spettacolo vedere a pelo d’acqua migliaia di pesci muoversi in banchi tra le imbarcazioni da diporto e detriti galleggianti. In poche ore sulle banchine, in cui ormeggiati circa 200 natanti, si sono dati appuntamento tanti curiosi che hanno approfittato per riprendere o scattare foto con il telefonino. Molti genitori sono accorsi lungo i moli con i figli elettrizzati alla vista di tanto pesce di acqua dolce sfrecciare sulla superficie del porticciolo.


«È proprio il caso di dire che siamo stati invasi da enormi carpe che in alcuni casi superano il peso di 10 chili – dice Marcello Tucciarone, responsabile della Cooperativa lavoratori del porto di Traiano che garantisce assistenza alle imbarcazioni da diporto attraccate nella darsena –. Stando a quanto sostengono alcuni esperti provengono da canali di scolo che attraversano campi agricoli e dal tratto romano del Tevere. Sono venute a ossigenarsi nella darsena dopo le recenti piogge che hanno interessato la Capitale e la zona agricola i cui campi sono stati oggetto di diserbanti». La pioggia “lava” i terreni ove irrorati prodotti chimici che scolano nei canali e quindi a fiume. I veleni disciolti nell’acqua provocano quindi le stragi di pesce le cui carcasse vengono poi spinte dalla corrente in mare o nella stessa darsena. «Ciò viene confermato dalla presenza, registrata due settimane fa prima della bonifica dello specchio acque, di quattro “pesci siluri” di circa 2 metri in putrefazione – aggiunge Tucciarone – che hanno allontanato molti turisti a causa degli odori nauseabondi. Evidentemente le carpe presenti oggi nella darsena hanno avvertito il pericolo e si sono allontanate dal micidiale inquinamento fino a raggiungere l’acqua dolce dell’approdo. Sono convinto che tra qualche giorno torneranno nei punti in cui abitualmente vivono. Per il momento godiamoci la presenza di questo elegante pesce che è diventata un’attrattiva per Fiumicino». Intanto, nel pomeriggio di ieri, i primi gruppi di carpe hanno iniziato a abbandonare la darsena e a risalire la Fossa Traianea in direzione Roma. Tutto ciò sotto l’occhi vigili di un elegante cigno, che staziona abitualmente nella darsena, e che è diventato la mascotte degli operatori portuali. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero