Dalai Lama, l'intervista a Mixer nel 1986: «L'Occidente pensa troppo all'aspetto esteriore»

Il Dalai Lama e Marisa Bellisario, un nuovo omaggio a Gianni Minà e un focus sulla Sacra Sindone sono i temi, fra sacro e profano, della puntata n.13 di MIXER –...

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Il Dalai Lama e Marisa Bellisario, un nuovo omaggio a Gianni Minà e un focus sulla Sacra Sindone sono i temi, fra sacro e profano, della puntata n.13 di MIXER – Vent’anni di televisione, in onda giovedì 13 aprile in seconda serata su Rai3 – e mercoledì 19 aprile in prima serata su Rai Storia – dove continua il viaggio retrospettivo di Giovanni Minoli nella storia del suo rotocalco d’attualità.

 
Nel 1986 la troupe di Mixer vola a Dharamsala in India per lo storico Faccia a Faccia col Dalai Lama. Durante questa intervista “ad alta quota”, Tenzin Gyatso, in esilio da ormai 27 anni a causa dell’occupazione cinese del Tibet, parla del suo processo di designazione, iniziato quando era solo un bambino, per poi concentrarsi sull’importanza della meditazione, della gentilezza e dell’amore incondizionato verso l’altro per raggiugere la felicità e sul buddismo anche come metodo di vita. Il 14° Dalai Lama si pronuncia poi sulla possibilità di opporsi all’ingiustizia e all’oppressione e sulla scarsa attenzione dell’Occidente verso la contemplazione e lo stato interiore rispetto all’affanno verso il progresso, arrivando infine a esprimere la sua contrarietà in linea di principio all’aborto.
 
È del 1987 invece il Faccia a faccia di Giovanni Minoli con Marisa Bellisario, prima donna top manager italiana: l’amministratrice delegata di Italtel, la società telematica allora n.1 nel nostro Paese, racconta il rapporto col successo, il denaro, il potere e il femminismo, l’importanza del look e dell’immagine, l’esperienza nel Partito Socialista.
 
Continua l’omaggio a Gianni Minà con un estratto da Blitz del 1982, l’intervista a Gino Paoli e Stefania Sandrelli sul loro amore, mentre arricchisce la puntata anche uno speciale focus sulla Sacra Sindone conservata a Torino, dallo studio della sua precisa datazione e provenienza alla ricostruzione del volto. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero