Dai Clinton agli Obama, Nuschese del Cafe Milano di Washington si racconta a Mario Sechi

(Agenzia Vista) Washington, 19 novembre 2020 Il direttore dell'Agi, Mario Sechi, intervista Francesco Nuschese, proprietario del Cafe Milano a Washington che, dal 1992 al civico...

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(Agenzia Vista) Washington, 19 novembre 2020 Il direttore dell'Agi, Mario Sechi, intervista Francesco Nuschese, proprietario del Cafe Milano a Washington che, dal 1992 al civico 3251 di Prospect Street NW a Georgetown, è il punto di ritrovo per tanti nomi illustri della politica americana. Da Bill Clinton agli Obama, passando per Ivanka Trump, fino all'attuale neo presidente Joe Biden, Nuschese ha avuto il piacere e l'onore di far sedere ai tavoli del suo ristorante intere generazioni di politici. "This Town" è un libro del 2013 che parla di persone potenti che abitano in una città che è il teatro della potenza. "This Town" è Washington DC, capitale degli Stati Uniti d'America, ribattezzata da Donald Trump "The Swamp", la palude. Dopo quattro anni di vai e vieni tra il numero 1600 di Pennsylvania Avenue e Mar-a-Lago, The Donald è scivolato dentro la palude, ha combattuto, è ancora là, cammina da solo nella West Wing e si chiede come sia stato possibile perdere, non si schioda dalla Casa Bianca, ma i giochi sono fatti, l'elezione è andata, bye Don. Ha ordinato cause legali, riconteggi, consegnato la valigetta da Sherlock Holmes a Rudy Giuliani e messo in piedi il circo della "rigged election". Trump non è un politico, se ne è sempre fatto vanto, ma se lo fosse stato, avrebbe capito che la sua sconfitta non è arrivata in quel di Filadelfia e Atlanta, ma proprio là dove si fanno e disfano le carriere politiche, in "This Town". Trump ha perso perché non ha capito questa città e il suo train de vie, la sua sacra e cinica liturgia, Washington. "This Town", scritto da Mark Leibovich, penna sulfurea del New York Times, è irriverente, divertito e divertente. E non ha un indice dei potenti. L'autore perfidamente non lo compilò e avvisò i naviganti: per vedere se siete in pagina, dovrete leggere il libro. Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev
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Il Messaggero